Filetteria Italiana

Descrizione

Filetteria Italiana Crowd S.r.l è la società oggetto di questa campagna di Equity Crowdfunding che ha come unico scopo l’investimento dei capitali raccolti nella PMI innovativa La Filetteria S.r.l. La Filetteria Italiana è un concept di ristorazione che nasce con il desiderio di far sperimentare e valorizzare un unico taglio di carne: il filetto. La Filetteria Italiana si caratterizza per:

1. Unicità della proposta essendo la sola realtà italiana a presentare 17 varianti di filetto provenienti da una minuziosa selezione delle migliori carni provenienti da tutto il mondo (zebra, canguro, bisonte, cammello, coccodrillo, renna solo per citarne alcune)
2. Centralizzazione della produzione iniziale delle materie prime, eseguita in un centro di produzione e distribuzione logistica dell’azienda. Processi ad elevato valore aggiunto ed estremamente ingegnerizzati garantiscono un minor scarto da parte degli operatori e un immediato controllo di gestione
3. Piattaforme di prenotazione digitale con le promozioni che vengono utilizzate come marketing tool, alla pari di business model quali hotellerie e trasporto aereo, ottenendo maggiore visibilità, tassi di occupazione più elevati, ottimizzazione delle prenotazioni
4. Tecnologia con accordi in corso di finalizzazione con importanti partner operanti nella robotica e AI applicata alle cucine di preparazione, a vantaggio di costo del lavoro, scalabilità e qualità del cibo

La Filetteria Italiana è partita nel 2015 da Milano. Nel 2017 ha partecipato al programma televisivo di Alessandro Borghese “4 Ristoranti”. Ad oggi conta 6 ristoranti su Milano. La Filetteria Italiana ha avviato un piano di crescita per espandersi nelle più grandi città italiane, gettando le basi per lo sviluppo internazionale del brand. La società ha avuto una crescita esponenziale in termini di fatturato da 730.000 € nel 2019 a 5.545.000 € nel 2021 con un EBITDA di oltre il 9%.

Perché investire

Mercato: il mercato fuori casa ha chiuso il 2021 a 68 miliardi di euro (+26% rispetto al 2020), e si stima che il 2022 potrebbe anche arrivare a superare quota 90 miliardi. Un mercato importante, in continua crescita negli ultimi decenni. Tutti gli attori della filiera hanno dimostrato resilienza e grande capacità di adattamento in questi anni, trasformando i momenti difficili in un’occasione per rianalizzare i propri modelli di business.

Catene: Il segmento della ristorazione a catena vale 6,1 miliardi di euro, con una quota del 9% del mercato, formato da oltre 500 operatori, 700 format e circa 10.000 punti di consumo. Un segmento con ampi margini di crescita. Fra i format che sono cresciuti di più dal 2018 ad oggi si trovano i format specialità carne.

Scalabilità: La Filetteria Italiana è un’attività facilmente replicabile nelle maggiori città italiane e nelle grandi capitali europee. La lavorazione iniziale delle materie prime è esternalizzata ad un centro di produzione di proprietà, il laboratorio, ottenendo così un minor scarto da parte degli operatori nonché un immediato controllo di gestione in quanto, tramite il porzionamento delle carni, si ottiene una specifica grammatura che rende il prodotto pressoché standardizzato. Il segreto di La Filetteria Italiana consiste oltre che nella selezione delle materie prime, nei processi tutti ad elevato valore aggiunto ed estremamente ingegnerizzati. A partire dalla formazione per finire alle procedure operative nel punto vendita, nulla è lasciato al caso.

Exit: Il settore food è estremamente dinamico in termini di exit. Tra i casi più recenti di società affini a La Filetteria Italiana si segnalano:

• DeA Capital / Taste of Italy ha concluso l’acquisizione di Alice Pizza, seguendo l’ammirato roll-out di La Piadineria, che è stata poi venduta a Permira a fine 2017
• OpCapita ha acquisito Sebeto Group
• BC Partners è entrata in Cigierre. La stessa Cigierre ha acquisito Temakihno nel 2018, per rafforzare il proprio portfolio marchi
• Investindustrial ha di recente acquisito il 52% di Eataly
• Milano Investment Partners ha stretto un accorto di investimento iniziale in Miscusi e poi ha fornito finanziamenti per la crescita a Poke House
• L’investitore privato Francesco Manzi ha sostenuto I Love Poke

Detrazioni Fiscali: Gli investitori del progetto beneficiano di una detrazione IRPEF (in caso  di investitore persona fisica) o IRES (in caso di persona giuridica) pari al 30% dell’importo investito, a condizione che la partecipazione societaria venga detenuta per almeno 3 anni. Inoltre è prevista un esenzione sulle imposte relative al capital gain in caso di cessione della partecipazione, non verrà infatti applicata l’aliquota del 26%, a condizione che la plusvalenza sia reinvestita in startup o PMI innovative entro 12 mesi dalla realizzazione dell’exit. Ulteriori informazioni sulla fiscalità a questo link.

Risultati raggiunti

Tra i principali risultati della Filetteria si segnalano:

• Ticket medio di 44 euro, tra i più alti nel segmento catene di ristorazione
• 90 minuti di seating time medio dei clienti
• Valore della produzione in costante incremento nel periodo 2019-2021 (nonostante pandemia), attestandosi a circa 5.545.000 € nel 2021 (730.000 nel 2019, 2.936.000 nel 2020)
• Circa 30.000 clienti anno, in crescita del 50% rispetto all’anno precedente
• In agosto 2022 viene approvato un finanziamento per l’importo di 4.000.000 € volto all’espansione dei confini aziendali alle principali città italiane. Con il finanziamento La Filetteria Italiana prevede di aprire nuovi punti vendita e consolidare quelli già esistenti
• EBITDA 9% nel 2021, in crescita notevole nel periodo considerato (1,5% nel 2020).
• Diminuita l’incidenza dei servizi e dei costi di materie prime sul valore della produzione per consolidamento di rapporti forti e duraturi con i fornitori e grazie all’apertura del laboratorio diretto.

Impatto Covid-19

Il management ha affrontato un periodo di emergenza che ha richiesto importanti sforzi, ma allo stesso tempo sono state sfruttato le opportunità che si sono generate per espandersi e consolidare le posizioni della Filetteria, facendo comunque crescere l’azienda anche in questo periodo.

Nell’agosto 2020 è nato lo spin-off Magnakì, brand alternativo e complementare de La Filetteria Italiana. L’idea è quella di utilizzare la stessa materia prima de La Filetteria Italiana per creare un prodotto unico: il sushi di carne. La verticalità del brand, che si dedica appunto all’uramakeria, ha potenziato l’esotismo di La Filetteria Italiana importando, al contempo, un’ulteriore innovazione culinaria senza, ovviamente, rinunciare alla scalabilità. Per allinearsi alle mutate esigenze del mercato, soprattutto in ottica post pandemica, è stata avviata una riorganizzazione del modello di business inserendosi anche nel mercato dell’asporto e del delivery.

Come investiremo i capitali raccolti

Le risorse raccolte serviranno ad alimentare la strategia di crescita de La Filetteria Italiana che prevede lo sviluppo di alcune aree strategiche. In particolare, i fondi saranno così destinati:

• 60% – Sviluppo della rete di ristoranti in Italia, con l’apertura di 4 locali a Roma, 2 locali a Torino, 1 locale a Como, 1 locale a Varese
• 20% – Campagne marketing orientate alla promozione del brand La Filetteria Italiana per aumentarne l’awareness e posizionare i suoi tratti distintivi rispetto ai competitors. In particolare, attività social, digital PR, lead generation ed influencer marketing, attraverso un accordo con l’agenzia di comunicazione e marketing Brainpull
• 10% – Investimento in Robotica e AI per la completa automatizzazione delle cucine
• 7% – Introduzione di una piattaforma di CRM Customer Relationship Management per la gestione di tutti i rapporti e le interazioni dell’azienda che hanno luogo con i clienti potenziali ed esistenti, attraverso un accordo con la società Salesforce. Il CRM aiuterà a rimanere in contatto con i clienti, a semplificare i processi e a migliorare la redditività
• 3% – Inserimento di nuove risorse in area amministrazione, finanza e contabilità, dedicate al controllo di gestione, con l’obiettivo di continuare a migliorare la profittabilità e l’attenzione ai costi, in una logica manageriale