La maggior parte di chi effettua investimenti è donna! Non ci credete? Fate bene, solo 2 su 10 dei nostri investitori sono di sesso femminile. Alcuni considerano questa statistica anche troppo ottimistica. Osserviamo il Venture Capital globale: secondo l’ultimo report di CrunchBase, la percentuale di partner donne nelle 100 più importanti società di VC a livello globale si attesta intorno all’8%.
Nonostante negli ultimi decenni il mondo della finanza si sia aperto anche alle donne, la strada per avvicinarsi ad una distribuzione più equilibrata è ancora lunga. Ma perché esiste ancora un tale divario? È solo perché le donne che dispongono di capitali da investire sono meno degli uomini? È perché le donne presentano un profilo di avversità al rischio diverso?
Il team di CrowdFundMe ha deciso di iniziare un’indagine per capirlo e questo post è solo il primo passo di un cammino durante il quale speriamo di incontrare molti compagni e compagne di viaggio.
Per prima cosa, abbiamo analizzato i profili degli investitori della nostra piattaforma e confrontato la rappresentanza femminile con quella maschile. Questi dati mostrano oggi una disparità significativa tra chi investe. C’è però un dato che risulta interessante: l’ammontare medio del capitale investito da ciascuna donna è pressoché uguale rispetto a quello investito in media da ciascun investitore di sesso maschile.
È un dato significativo, che dimostra che non si tratta quindi di una questione di capacità di investimento. È ancora presto per dirlo, ma sicuramente ci rende ancora più curiosi di intraprendere questo percorso.
È quindi con entusiasmo che accogliamo la sfida di affrontare frontalmente questo argomento. La nostra missione sarà quella di investigare, porre domande, cercare risposte e responsabilizzare e coinvolgere le (ancora) poche donne verso azioni, non solo di investimento, ma anche e soprattutto di supporto e condivisione di competenze a giovamento delle aziende. Ci impegneremo inoltre ad attrarre le migliori investitrici, siano esse manager, impiegate, libere professioniste o casalinghe – perché è così che si chiamano ancora – e trattenerle nel nostro network.
Nel tentativo di assicurare che la nostra iniziativa abbia un impatto duraturo e significativo, abbiamo selezionato un ciclo di attività e azioni che ci auguriamo siano di interesse per tutti, non solo per il genere femminile.
Chiediamo anche a voi, lettrici e lettori di questo post, di commentare condividendo con me le vostre opinioni, le vostre domande, i vostri suggerimenti: costruiamo insieme questa ricerca!