CrowdFundMe ha sempre creduto – e continua a credere – nell’innovazione e nelle nuove tecnologie. A tal proposito, è interessante riflettere su un’analisi di Gil Dibner, Founder & General Partner di Angular Ventures (un fondo internazionale di Venture Capital), focalizzata sugli investimenti in Europa e Israele in società Deep Tech.
I numeri 2020 del Venture Capital nel Deep Tech
I numeri del 2020, come prevedibile, hanno risentito dell’impatto del Covid-19. Ma c’è un elemento importante: il settore non si è fermato. Nel primo semestre dell’anno, infatti, sono stati investiti 18 miliardi di dollari di Venture Capital in imprese Deep Tech. Un risultato significativo se pensiamo che nell’intero 2019 la cifra è pari a circa 42 miliardi.
Un altro aspetto importante dell’analisi riguarda i mercati di riferimento delle società Deep Tech, che ormai coinvolgono sempre più settori, dall’agricoltura alle telecomunicazioni, dalle soluzioni per i governi a quelle per le imprese tradizionali che magari vogliono innovare il proprio processo industriale.
Come si evince dalla seguente tabella, l’Italia è parecchio indietro negli investimenti in imprese Deep Tech rispetto ad altre nazioni dell’Europa continentale, come la Francia e la Germania. Questo fatto, da un lato, indica che bisogna fare molto di più sul fronte dell’innovazione, ma, dall’altro, significa che ci sono grandi spazi di crescita.
Il fattore Crowdinvesting
Su questo fronte, il Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate, minibond) può svolgere un ruolo fondamentale e può fare la differenza nel sostenere le startup Deep Tech anche in Italia. Tramite CrowdFundMe, sono già state finanziate con successo molte realtà dell’ecosistema innovativo. Come Biovalley Investments Partner, holding specializzata negli investimenti nei settori BioTech (farmaci e terapie di nuova generazione), BioMed (ingegneria clinica e nuovi approcci biomedicali) e BioIct (gestione dei dati sanitari). Il gruppo ha raccolto oltre 1,6 milioni di euro da 62 soci.
Ci sono poi le campagne attualmente online, come iCashly, piattaforma che vuole andare oltre le app fintech già sul mercato e creare un Personal Financial Management Hub, unendo i pagamenti e gli investimenti digitali all’educazione finanziaria degli utenti, grazie a un sistema basato anche sull’Intelligenza Artificiale. L’emittente è in overfunding e ha già raccolto più di 180.000 euro.
Un altro esempio? Sono aperte le sottoscrizioni del minibond di i-RFK, holding industriale quotata su Euronext che investe principalmente in startup e PMI innovative. Lo strumento obbligazionario, la cui durata è pari a 60 mesi, ha un rendimento a scadenza del 6% annuo, con interessi che saranno pagati con una cedola semestrale. Le sottoscrizioni del minibond, che presenta un rating pari a B1+ (medio-alto) di Modefinance (società di rating ESMA), sono arrivate a 830.000 euro grazie a 19 investitori, tra cui vi è anche un istituto bancario italiano che ha sottoscritto un importo pari a 400.000 euro.
Inoltre, CrowdFundMe continuerà a sostenere il mondo Deep Tech, e a offrire agli investitori le opportunità che esso presenta, anche in futuro. Tra le campagne in rampa di lancio, c’è infatti quella di Startup Wise Guys, uno dei principali acceleratori europei di imprese internazionali con oltre 185 investimenti in startup innovative. La società sta strutturando delle attività di accelerazione con focus sull’Italia, al fine di favorire lo sviluppo delle tante aziende tricolori con elevate potenzialità che altrimenti rischiano di essere sottovalutate.