We Wear è pronta per scalare il mercato. Lo dimostrano le varie attività portate avanti dalla startup innovativa, che offre – ad aziende della moda, negozi e consumatori – soluzioni di virtual fitting attraverso la creazione di avatar.
Da inizio anno ad oggi, infatti, ha conquistato tre nuovi clienti e altri cinque sono in fase di acquisizione. Inoltre, l’emittente sta trattando con una maison di un primario gruppo francese, al fine di valutare un progetto pilota. E un’alta casa di moda italiana sta definendo l’attivazione dei servizi di We Wear dal 2024.
L’azienda offre infatti soluzioni a 360 gradi, che consentono trovare la taglia corretta di un prodotto sia online che in-store (tramite tecnologie di 3D scanning nei camerini), nonché visualizzare e personalizzare diversi outfit. In due anni, We Wear ha generato oltre 4.500 avatar di persone reali e più di 30.000 raccomandazioni taglie.
Prospettive di Exit
Il mercato di riferimento è interessante in termini di Exit. Per esempio, nel 2022 Google ha acquisito Alter, una startup di avatar che aiuta i marchi a esprimere la propria identità virtuale, per circa $ 100 milioni. Il settore mondiale del Direct-to-Avatar, secondo Technavio, tra 2021 e 2026 crescerà con un tasso annuo del 36,47%, raggiungendo il valore di $ 24,6 miliardi.
Per accelerare l’espansione sul mercato, We Wear è recentemente entrata nel programma “Luxury Innovation” di Limitless Innovation. Grazie a questa mossa, l’emittente avrà accesso a un network rilevante costituito da senior fashion executive, hub universitari, istituzioni e fondazioni.
- Innovativa tecnologia di virtual fitting per aziende e consumatori
- +30.000 raccomandazioni e +4.500 avatar di persone reali in 2 anni
- Mercato Direct-to-Avatar in espansione
- Team di esperti in computer vision, 3D engine e 3D fashion design