Sprint finale per Veterly, la cui raccolta – che termina domani a mezzogiorno – è in overfunding (+317.000 euro raccolti da investitori professionali e retail). L’innovatività dell’emittente consiste, come spiega Il Giorno, nel fornire ai veterinari “una piattaforma di comunicazione e telemedicina, per rendere più semplice e immediato il rapporto con i clienti. Da operazioni più semplici come la gestione degli appuntamenti e dei pagamenti fino a una sorta di fascicolo sanitario elettronico” degli animali.
La testata ricorda anche le potenzialità del settore: “Il mercato del ‘pet care’ a livello mondiale ha raggiunto i 223 miliardi di dollari nel 2019, con un tasso di crescita atteso del 5,9% dal 2020 al 2026. E ha visto nel 2020 un aumento delle adozioni degli animali da compagnia, solo in Italia, del 15%“.
E per espandersi in questo campo, Veterly vanta un modello già validato poiché è stata fondata all’interno di Startup Bakery, il cui fondatore – Alessandro Arrigo – spiega: “Il tasso di fallimento delle startup nate negli startup studio si abbatte fino al 60% rispetto a quello registrato tra le startup indipendenti”.
Il destino delle aziende di Startup Bakery è quello di “essere vendute”. E con le risorse raccolte su CrowdFundMe, il team dell’emittente mira ad accelerare la crescita e a trovare un partner industriale che porti Veterly alla Exit, proprio come previsto dal format dello startup studio. I soci di Startup Bakery hanno già dimostrato le loro capacità finalizzando diverse Exit:
- Fluida
- FinScience
- In-Recruiting
- SevenLike
Ad oggi Veterly è un dossier che è già sui tavoli dei principali player italiani del settore veterinario e assicurativo. La soluzione dell’emittente è particolarmente appetibile poiché, come sottolinea la Ceo Laura Venturini, ha l’obiettivo di “digitalizzare e modernizzare il settore veterinario e si rivolge ai 33 mila professionisti del settore operanti in Italia”. Inoltre, “ci rivolgiamo anche ai clienti, che hanno aspettative sempre più alte per la cura del proprio animale e l’interazione col veterinario, dalla possibilità di avere accesso costante ai dati clinici fino a quella di prenotare una visita con un solo click“.
La startup ad oggi ha già raccolto oltre 130 preordini, ha lanciato le prime versioni della piattaforma sul mercato (web app per i veterinari e app mobile per i pet owner) e sta gestendo l’onboarding delle prime 20 strutture pilota.
- Piattaforma digitale per connettere veterinari e clienti
- Creata e validata in uno Startup Studio
- Modello di business facilmente scalabile, anche a livello internazionale
- Exit strategy chiara legata al business model