Il 10 settembre è l’ultimo giorno per investire a sconto in Microcredito di Impresa (MDI), operatore finanziario leader in Italia nei prestiti a piccole aziende. La valutazione attuale dell’emittente è infatti pari a 5.131.989 euro, ma da sabato 11 aumenterà a 5.379.640 euro, come da delibera del Consiglio di Amministrazione. Di conseguenza cambierà anche il chip minimo, che passerà a 5.400 euro dagli attuali 5.350.
Attualmente, la raccolta di MDI (overfunding) ha superato quota 145.000 euro e tra gli investitori c’è un player del calibro di i-RFK, holding industriale che investe nelle migliori startup e PMI italiane. L’emittente si presenta con risultati finanziari importanti e in crescita: nel 2020 – terzo esercizio – ha registrato un utile di 30.000 euro (come previsto dal piano industriale), e ha finanziato complessivamente più di di 300 imprese con crediti verso i clienti che a giugno scorso hanno superato quota 6 milioni di euro. Attualmente, la società sta erogando circa 40 prestiti al mese e prevede di arrivare a 120 prestiti al mese entro il 2023, con una redditività che supererà il 10% netto a pieno regime.
Microcredito di Impresa si distingue dai concorrenti grazie a un approccio altamente tecnologico, poiché ha implementato dei sistemi fintech come il processo dematerializzato delle pratiche. A ciò si aggiunge un modello a marginalità elevata, con un tasso medio di prestito all’8,5% e un tasso medio di finanziamento al 4%. Bisogna poi considerare che l’emittente eroga la maggior parte dei finanziamenti alle startup, un’attività a basso rischio perché lo Stato garantisce fino all’80% del prestito. Forte di tali numeri, Microcredito di Impresa punta a un potenziale sbarco su Borsa Italiana nel 2022, mentre dal 2023 è prevista la distribuzione di dividendi.
I fondi raccolti tramite CrowdFundMe serviranno per accelerare l’erogazione dei finanziamenti e, in parte, per sostenere l’ulteriore sviluppo dell’area ICT, in particolare lo sviluppo del portale digitale al fine di ottimizzare la gestione del crescente flusso dei volumi. Tale strategia sarà fondamentale per rimanere leader di mercato ed espandersi ancor di più in un settore che, secondo i dati del MISE, in Italia vale 1 miliardo di euro all’anno.
Poiché l’emittente è una startup innovativa, gli investitori godranno della prevista detrazione fiscale del 30% del capitale sottoscritto e grazie al DL Sostegni-bis le plusvalenze non saranno soggette a tassazione.
- Valutazione a sconto fino al 10 settembre
- Redditività attesa superiore al 10% e bilancio già in utile
- Bassa intensità di concorrenza
- Approccio fintech con processi dematerializzati