Cresce senza sosta la raccolta GASGAS, PMI innovativa e gestore di una rete indipendente di stazioni di ricarica per veicoli elettrici. L’emittente, grazie a più di 100 investitori, ha infatti superato quota 800.000 euro (overfunding del 200%).
Il perché di questo successo lo ha spiegato Stefania Menguzzato, General Manager di GASGAS, a Economy Magazine: “Siamo nel pieno di una cambiamento epocale, che sta rivoluzionando il nostro modo di vivere nel segno della sostenibilità: il crowdfunding offre a tutti la possibilità di cogliere l’opportunità e unirsi a noi al momento giusto”.
Il mercato dei veicoli elettrici è in netta espansione a livello globale e, solo in Italia, nel 2021 sono state immatricolate 67.255 auto BEV (soltanto elettriche), +107% rispetto al 2020 e 69.499 auto PHEV (ibride plug-in), +152,7% rispetto al 2020 (fonte: Motus-E). Inoltre, Economy Magazine ha sottolineato che “con grande lungimiranza e spirito di intuizione, GASGAS si è mossa nel mondo della mobilità elettrica un anno e mezzo prima del provvedimento del Parlamento Europeo (giugno 2022) che pone uno stop alla vendita di auto a combustibile fossile entro il 2035″.
Per espandersi in questo settore, l’emittente ha elaborato un modello ad hoc che prevede il posizionamento delle colonnine in punti strategici (ad esempio in prossimità di palestre o centri commerciali). Sempre Economy Magazine ha evidenziato che GASGAS ha “siglato un accordo con Nextcharge, la prima app in Italia per numero di stazioni interoperabili e utenti iscritti, attivato partnership con alcuni dei principali protagonisti della filiera energetica, tra cui Baywa.re, Ingeteam e Circontrol ed è divenuto fornitore di colossi commerciali, come Doppio Malto, Old Wild West, Trenord, PAM, Despar“.
I risultati sono già tangibili: la società ha superato i 250 punti di ricarica prima della fine di giugno 2022, centrando con oltre sei mesi di anticipo gli obiettivi dell’anno previsti dal piano aziendale.
La strategia di Exit è quella di cessione della rete a diverse tipologie di player:
1) operatori dei servizi di ricarica già presenti in Italia
2) nuovi soggetti (es. multiutility) che non sono ancora entrati nel mercato
3) operatori dei servizi di ricarica di altri Paesi europei che hanno interesse a espandersi in Italia
4) car manufacturer che vogliono dare un servizio di ricarica ai propri clienti (es. modello Tesla).
- Tra le realtà in maggiore crescita tra i gestori indipendenti di reti di ricarica per veicoli elettrici
- Modello innovativo con posizionamento strategico delle stazioni
- Stop in UE alla vendita di veicoli inquinanti entro il 2035
- Oltre 250 punti di ricarica in Italia a metà 2022 (1.500 obiettivo 2025)