Mixcycling è la startup innovativa che sviluppa materiali ecosostenibili e alternativi alla plastica da fonti fossili. Il tutto tramite un processo brevettato e di un mix di fibre vegetali (scarti di produzione agro-industriale o fibre a basso costo di produzione) con polimeri ottenuti da risorse organiche rinnovabili, di riciclo o vergini.
L’emittente si inserisce in un mercato, quello della plastica, enorme e in continua evoluzione. La produzione mondiale nel 2019 ha totalizzato 368Mt (fonte: Statista), mentre la domanda della sola Unione Europea lo stesso anno è stata pari a 50.7 Mt. Il settore ha visto una crescita costante per più di sei decenni, registrando un CAGR pari all’8,4% tra il 1950 e il 2015 (fonte: Geyer). Al contempo, la crescita di una consapevolezza volta alla sostenibilità ambientale e l’evoluzione del panorama normativo europeo impongono la transizione verso materiali sempre più bio-based e a basso impatto.
Secondo VerifiedMarket, il mercato dei materiali bio-based valeva 13,28 miliardi di dollari nel 2018 e si prevede che raggiungerà gli 85,19 miliardi di dollari entro il 2026, crescendo a un CAGR del 26,02% dal 2019 al 2026. Un settore che Mixcycling intende aggredire grazie a soluzioni già validate (usate, per esempio, per i pet toys di Livingcap e da Superforma, azienda specializzata nella stampa 3D a granulo).
I clienti target dell’emittente, in particolare, sono quelle aziende con una spiccata attenzione al tema della sostenibilità e quelle in cui l’utilizzo di plastica ha un’incidenza rilevante all’interno dei propri processi produttivi. Gli ambiti di applicazione sono numerosi: dal packaging food alla cosmetica, dall’automotive all’industrial.