“Nelle grandi città lo sharing su due ruote, soprattutto elettrico, conoscerà un grande e ulteriore sviluppo”. Così il Corriere della Sera racconta il pensiero sulla fase “post-Covid” di Marco Diana, docente di Pianificazione dei trasporti al Politecnico di Torino e coordinatore di STARS, un progetto europeo che ha studiato la mobilità.
Un’analisi condivisa da Zig Zag, tra i leader italiani degli scooter in condivisione con una flotta per la maggior parte a zero emissioni, che si sta organizzando per il potenziale aumento della domanda. Uno dei principali elementi che favorirà la sharing mobility, secondo Diana, deriva dai problemi dei mezzi pubblici: il trasporto “locale aveva già problemi prima dell’epidemia, soprattutto in alcune città, e sicuramente le misure di distanziamento sociale non aiuteranno questo settore che verrà penalizzato”.
Il Corriere, inoltre, scrive che l’orientamento “del docente rispetto alla mobilità del “dopo-virus”, in particolare nelle città, è anche dettato da alcuni trend già chiari nella società “pre-virus” che si ricavano dal “Terzo rapporto nazionale sulla sharing mobility” in cui si legge che “il 2018 è stato senza dubbio l’anno dello Scooter sharing e in particolare di quello elettrico”, una modalità cresciuta rispetto al 2017 di 4 volte”.
Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha rilasciato delle dichiarazioni in cui rilancia la mobilità su due ruote, vista come via maestra per gli spostamenti nel capoluogo lombardo.
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