Gli investimenti in AdMind superano quota € 219.000 da 74 soci. La startup innovativa, specializzata nell’Intelligenza Artificiale, ha infatti una forte attrattiva, poiché rappresenta il first mover italiano nello sviluppo di una piattaforma di marketing basata su OpenAI. Utilizzando direttamente le API (application programming interface) di quest’ultima, AdMind non è stata impattata dalla sospensione di ChatGPT da parte del garante della Privacy.
La piattaforma dell’emittente rimane pienamente operativa e, anzi, può avvantaggiarsi del blocco temporaneo di un competitor per consolidare la propria posizione sul mercato. Con particolare focus sul suo chatbot, che offre un rapporto qualità-prezzo dedicato al mass market.
Infatti, i modelli di AI sviluppati da AdMind consentono flessibilità e adattabilità alle esigenze del settore e delle normative, nel pieno rispetto della privacy e della protezione dei dati. Inoltre, la tecnologia dell’emittente è stata potenziata ulteriormente, anche grazie all’integrazione delle innovazioni di GPT-4 (da non confondere con l’utilizzo diretto di ChatGPT), consentendo la generazione evoluta e automatizzata di articoli, annunci pubblicitari, contenuti visuali e piani editoriali.
Ma c’è un’altra importante novità: AdMind è in trattativa avanzata per siglare un contratto strategico con una controparte corporate, per l’integrazione di una soluzione AI nel modello di business del cliente. Tale format consentirà all’emittente di generare subito dei ricavi da integration e dei ricavi ricorrenti dall’utilizzo API.
Il rapido percorso di sviluppo di AdMind si deve soprattutto alla qualità del team. In primis i due co-founder: Marcela De Andrade, specializzata nel Martech, e Giacomo Andreoli, che nel suo track record vanta l’IPO su Borsa Italiana di Confinvest, che ha superato i € 40.000.000 di capitalizzazione post quotazione, partendo da circa € 10.000.000 in collocamento.