La nuova rubrica sulla crescita delle nostre emittenti: CleanBnB

Dieci è il numero magico: decuplicato il valore delle quote dei primi investitori

 

Costituita nel 2016, CleanBnB ha già tagliato diversi traguardi e oggi è leader nazionale nel suo settore. La startup gestisce immobili destinati agli affitti brevi e le case vacanza (fornendo servizi come la gestione di prenotazioni, incassi, pulizia). Il portafoglio attuale conta più di 500 unità immobiliari con una presenza in oltre 35 località in Italia (Milano, Roma, Firenze, Bologna e Venezia sono le principali città di riferimento). Ma il numero magico della società sembra essere il 10: il giro d’affari, tra 2016 e 2018, è decuplicato. La piattaforma gestionale di CleanBnB, inoltre, si è integrata con i maggiori canali online specializzati come Airbnb, Booking, Expedia, HomeAway.

Risultati raggiunti anche grazie all’equity crowdfunding. Durante la prima campagna (2016) sono stati investiti € 126.702 da 90 nuovi soci. Mentre con il secondo round del 2018 sono stati raccolti € 500.000 da oltre 200 investitori. «Il capitale raccolto con CrowdFundMe è stato fondamentale per consolidare il nostro business e concretizzare la strategia di sviluppo», ha dichiarato Francesco Zorgno, Ceo di CleanBnB.

Altri numeri che confermano il successo: € 400.000 e € 4.000.000. Sono le cifre che rappresentano l’aumento della valutazione della startup. Il suo valore è infatti decuplicato in meno di due anni, tra la prima e la seconda campagna di equity crowdfunding. Di conseguenza anche le quote dei primi investitori sono aumentate di 10 volte: chi ha investito € 10.000 – ad esempio – si è ritrovato con asset da € 100.000.

Adesso la startup può proseguire nel suo percorso di crescita, con due obiettivi primari: l’ulteriore sviluppo sul mercato italiano e l’espansione all’estero. Con la caratteristica che la contraddistingue, ovvero la professionalità. «Bisogna riuscire a sfruttare contemporaneamente numerose piattaforme di prenotazione per garantire al proprietario dell’immobile un ritorno soddisfacente – spiega Zorgno – Questo approccio consente di massimizzare i tassi di occupazione, e quindi i flussi complessivi di incasso, ma non è alla portata di tutti. Gli operatori amatoriali o i singoli proprietari hanno sempre più difficoltà ad adeguarsi alle dinamiche di settore, che richiedono un investimento di tempo ed energie non trascurabile per riuscire a guadagnare davvero».

Una strategia che sta avendo successo e che consente di pensare in grande: CleanBnB potrebbe, in un futuro non troppo lontano, approdare sul mercato borsistico.

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