ROI è l’acronimo inglese per Return on Investment, ossia il ritorno sull’investimento. Ecco la guida per capire come si calcola e a cosa serve.
Cos’è il ROI?
Quando ci si avvicina al mondo degli investimenti. si sente spesso parlare di ROI. E di che cosa si tratta? Partiamo illustrando il significato della parola: ROI è l’acronimo inglese di Return on Investment. Tradotto in italiano, significa Ritorno sull’investimento o, in termini più estesi, ritorno economico.
Quando si parla di ROI, che può essere chiamato anche indice di redditività della gestione caratteristica, si fa riferimento agli utili derivanti da un investimento, che viene generalmente indicato come un tasso, ovvero il tasso di rendimento.
Si tratta di un indicatore utile a comprendere la profittabilità di un investimento di capitali effettuato, per esempio, attraverso il trading online. Negli ultimi anni si stanno tuttavia affermando si stanno affermando forme alternative di investimento, in primis l’Equity Crowdfunding, una modalità di investimento che viene utilizzata per finanziare:
Come calcolare il ritorno sull’investimento?
Al fine di calcolare il ROI nel modo corretto, la prima cosa che ci interessa è sapere chi effettua l’investimento. Infatti esistono delle differenze se chi investe il proprio capitale è una persona giuridica, come un’azienda o una persona fisica.
Il capitale investito da una società corrisponde infatti al totale attivo netto dell’azienda, il quale è composto da:
- somma del capitale circolante
- somma del capitale fisso.
Tali voci vengono indicate all’interno del bilancio aziendale e sono la base per calcolare il ROI. In questo articolo ci focalizziamo sull’investitore persona fisica. In questo caso, sapere a quanto ammonta il capitale investito è molto più facile, dal momento che il capitale investito netto è sostanzialmente il totale dei soldi versati per un determinato investimento.
Conoscere la formula ROI è di primaria importanza. Sarebbe opportuno parlare al plurale, poiché esistono svariate formule. Tra le più utilizzate per ottenere il tasso di ritorno dell’investimento, ve n’è una piuttosto semplice:
Si prende l’utile netto e lo si divide per il totale del capitale investito. Il risultato della divisione viene quindi moltiplicato per 100. Si ottiene in questo modo un tasso, ad esempio del 5% o del 12,5%, che fornisce una idea del ritorno economico.
Per fare un esempio di calcolo del ROI. Se sono investiti 10.000 euro che determinano un utile netto di 1.000 euro, il ROI è pari al 10%, ovvero: (1.000: 10.000) x 100.
Ritorno sull’investimento previsionale
Il ROI può essere utilizzato anche in funzione previsionale. In parole semplici, il ROI è un indicatore che può essere talvolta segnalato, in alcune tipologie di prodotti finanziari, prima di fare l’investimento. Si tratta ovviamente di una stima ipotetica, perché il rischio d’investimento è sempre presente, perché ogni investitore ha comunque un proprio profilo di rischio, e perché nel mondo degli investimenti non vi sono garanzie assolute.
Se vogliamo finanziare una startup o PMI, il Ritorno sull’investimento ci sarà utile per valutare se l’investimento nell’impresa individuata sarà potenzialmente redditivo e profittevole.
Tuttavia, è meglio ricordare che il Ritorno sull’investimento non è l’unico indice a cui bisogna guardare. Per esempio, bisogna considerare l’affidabilità del management dell’azienda e la solidità del business. Inoltre, qualora si effettuasse un investimento in Equity Crowdfunding, è sempre buona prassi verificare l’affidabilità della piattaforma online.
Altri indici importanti
Gli investitori più esperti sanno che esistono altri indici di bilancio che devono essere presi in considerazione, e che permettono di valutare il risultato operativo di un investimento. Per questa ragione, passano al setaccio molteplici indicatori relativi all’azienda su cui si pensa di investire. Ad esempio:
- ROE, Return on Equity, per gli investimenti azionari
- ROS, Return on Sales, ovvero il volume dei ricavi di vendita
- ROA, Return on Asset, il tasso di rendimento sul totale attivo di una data impresa
- EBITDA, acronimo per Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization
- EBIT, acronimo per Earnings Before Interest and Taxes.
Tendenzialmente, il ROI e il ROE sono tra i più utilizzati dagli investitori esperti per le proprie valutazioni. Un’altra possibilità di calcolo di ROI è data dal prodotto tra:
- ROS, ovvero la redditività delle vendite
- turnover, tasso di rotazione del capitale investito.
Possibilità di ROI con l’Equity Crowdfunding
Si è accennato all’Equity Crowdfunding, ma di preciso che cos’è? Si tratta di uno strumento che permette di investire nel capitale di rischio di imprese non quotate sul mercato azionario. Realtà che sono soprattutto di startup o piccole e medie imprese.
In sostanza, le piattaforme web di Equity Crowdfunding consentono di finanziare un’impresa attraverso una raccolta online, per mezzo di campagne. Tale raccolta è aperta anche a investitori comuni, che possono così diventare soci dell’impresa emittente.
Oggi il Crowdfunding è una forma di investimento sempre più utilizzata al fine di diversificazione degli investimenti. Le piattaforme di Equity Crowdfunding sono vigilate dalla Consob e risolvono proprio questi ostacoli. È importante ricordare che si tratta di un investimento potenzialmente molto remunerativo e ad alto rischio, perciò è bene comprendere tutti gli aspetti prima di investire.
Il ROI, in un contesto di finanziamento dal basso, può determinare risultati piuttosto differenti. E, al netto dei rischi che ogni investimento comporta, non è da escludere la possibilità di ottenere ROI significativi, come nel caso di investimenti nel crowdfunding immobiliare.