1000 euro rappresentano una somma che è possibile far fruttare attraverso diversi strumenti finanziari, in questo 2024. Che si tratti di un investimento di prova, o che si decida di investire 1000 euro al mese, in modo continuativo, quali strategie e soluzioni sono a disposizione?
Far fruttare 1000 euro nel 2024
1000 euro rappresentano una possibilità di investimento da non trascurare affatto. Un simile importo permette infatti un primo approccio al mondo della finanza, classica o tech come sarà approfondito ma se investito con regolarità e su base mensile, ad esempio, diventa uno strumento per difendere i propri risparmi dall’inflazione o, nei casi di scelte indovinate, può essere la base per avere dei guadagni forse non cospicui ma relativamente sicuri.
Prima di passare in rassegna le principali possibilità di investimento che questa somma apparentemente esigua può comprendere, vanno comunque tenute in considerazione due importanti variabili:
- l’orizzonte temporale, che permette di stabilire l’arco di tempo in cui ci si priva di una parte dei propri capitali che saranno destinati agli investimenti. Una soglia che può oscillare tra il breve termine, il medio e il lungo periodo, oltre i 10 anni
- il profilo di rischio, grazie al quale è possibile costruire un portafoglio di investimenti equilibrato anche rispetto alla propria soglia psicologica di tolleranza al rischio
- gli obiettivi ultimi del proprio investimento, che sostanzialmente si dividono in obiettivi di tipo conservativo e difensivo dei propri soldi o di accrescimento più consistente.
Queste sono variabili fondamentali e nella maggior parte dei casi chi non le tiene in considerazione, o non le studia grazie al supporto di un consulente finanziario, perde denaro inevitabilmente.
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Come investire i tuoi 1000 euro nel 2024?
Le possibilità di investire 1000 euro sono molteplici, soprattutto se si decide di investire questa somma su base mensile. In questo articolo saranno passati in rassegna e approfonditi i seguenti strumenti finanziari e investimenti, in ordine crescente di rischio:
- buoni fruttiferi postali
- conti deposito
- piani di accumulo
- beni rifugio
- azioni
- ETF
- Green Economy
- BTP (Buoni del Tesoro Pluriennali)
- Trading online
- Criptovalute
- fondi comuni
- crowdfunding.
Investire 1000 euro in buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali costituiscono una forma di investimento più vicina alla difesa dei propri risparmi, dal momento che un simile investimento comporta pochi rischi e, allo stesso tempo, non determina ampli margini di guadagno.
I Bfp vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, una società che risulta controllata dallo Stato ed è garante dei buoni che emette. I Buoni fruttiferi postali godono di una tassazione agevolata del 12,5% rispetto agli interessi che maturano. Ma quale meccanismo c’è alla base dei Bfp?
Questo titolo prevede sostanzialmente, la restituzione del capitale investito cui si aggiunge l’insieme degli interessi maturati. Non sono previsti comunque costi di sottoscrizione e di rimborso, al netto degli oneri fiscali, e si possono avere rendimenti di:
- 1,5% lordo annuo, quando sono Buoni 3 anni Plus
- 3,25% lordo annuo, quando si decide di investire in Buono Rinnova
- 2% lordo annuo, se la tipologia scelta è Buono 3X2
- 2,5% lordo annuo, se si vuole investire in Buoni 3X4
- 4,5% lordo annuo, quando gli investimenti riguardano i Buoni dedicati ai minori.
Investimenti di 1000 euro in conti deposito
I conti deposito sono apparentemente piuttosto simili ai conti correnti su cui sono solitamente versati i capitali, o i risparmi, e che hanno un ampio margine di operatività. Con i conti correnti è possibile infatti effettuare versamenti, bonifici e prelievi; né va dimenticato che i conti correnti sono dotati di strumenti di pagamento quali carte di credito o debito o, ancora, gli assegni.
La principale differenza tra i conti deposito e i conti correnti risiede nel margine di operatività. In un conto deposito prevede esclusivamente il versamento e il prelievo dal proprio conto di appoggio, ma le somme versate sul conto deposito possono prevedere un vincolo temporale. I conti deposito possono essere di due tipi:
- vincolati, quando alla sottoscrizione si stabilisce l’impossibilità del prelievo delle somme vincolate non prima dell’arco temporale stabilito. Da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 60 mesi
- non vincolati, chiamati anche liberi, e quindi privi di ogni vincolo temporale. Questo secondo tipo di conto deposito ha tassi di interesse più bassi.
I conti deposito vincolati determinano un rendimento crescente, il cui aumento è dato dall’estensione del vincolo temporale. I rendimenti netti possono variare dall’1% fino al 2% e, in ottica fiscale, gli interessi hanno una ritenuta del 26%.
Investimenti di 1000 euro in piani di accumulo
Per chi ha desiderio o necessità di accrescere nel corso del tempo il proprio capitale, i piani di accumulo sono una valida soluzione per investire 1000 euro su base mensile. I PAC sono un tipo di investimento che prevede l’acquisto di strumenti finanziari con una modalità specifica: il versamento, su base periodica, del proprio capitale. In questo modo è possibile accrescere gradualmente il proprio capitale.
In concreto la sottoscrizione ad un PAC si traduce nell’aderire a fondi comuni di investimento oppure a OICR. I fondi comuni di investimento ricadono sotto la gestione di società di gestione del risparmio (SGR) che raccolgono capitali di rischio da più investitori e li investono come fossero un solo capitale; cercando sempre di ottenere una riduzione del rischio.
Gli OICR (Organi di Investimento Collettivo del Risparmio) sono delle Società per Azioni di intermediazione finanziaria. Il loro compito è di investire il capitale raccolto per mezzo dell’offerta, al pubblico, delle proprie azioni.
La caratteristica propria di un investimento in PAC risiede nella rateizzazione degli investimenti, che determina una soglia di rischio, e di esposizione ai mercati, in modo progressivo.
Investire 1000 euro in beni rifugio
Per definizione il bene rifugio gode di un valore intrinseco, duraturo nel tempo, o capace di aumentare nel tempo, soprattutto in periodi di aumento dell’inflazione oppure di recessione. Questa asset class viene adottata, in un contesto di portafoglio diversificato, per contrastare la volatilità. In estrema sintesi, quando gli investimenti soffrono di incertezza, i beni rifugio possono conservare il capitale investito.
Ma quali sono i beni rifugio? Di seguito, alcuni esempi:
- i titoli di Stato, a patto che siano emessi da Paesi dalla comprovata solidità economica. Titoli quali il Treasury statunitense o il Bund tedesco. È estremamente difficile, se non quasi impossibile che USA e Germania non rimborsino i loro titoli arrivati a scadenza
- le valute di Paesi con economia sana, com’è il caso del dollaro statunitense oppure del franco svizzero
- gli immobili, le opere d’arte e i gioielli. Immobili di fascia alta e, nel caso di opere e gioielli, è bene richiedere sempre una consulenza di settore
- materie prime o metalli preziosi come oro, argento e platino. Investire in oro, ad esempio, può essere un modo per difendere i propri risparmi. Investire 50000 euro in oro, ad esempio, può essere una scelta che determina maggiori rendimenti in caso di vendita.
Investimenti in azioni
Investire in azioni può voler significare trading online, una delle possibilità date dalla fintech per investire in borsa. A questo punto è necessaria una specifica: gli investimenti in azioni svolti attraverso piattaforme di trading online avvengono autonomamente, in solitaria per così dire. Non ci sono infatti broker, persone fisiche formate e specializzate, a costruire un portafoglio di investimenti e una strategia su misura.
E soprattutto gli investimenti nel settore azionario richiedono le variabili che sono state indicate in apertura: un profilo di rischio adatto, un orizzonte temporale di lungo respiro, che permette di assorbire eventuali perdite in itinere, una strategia improntata alla diversificazione, una conoscenza approfondita delle logiche di mercato e dei diversi prodotti finanziari. Oltre ad un consulente.
Cosa sono le azioni? Con poche e chiare parole le azioni possono essere definite come una porzione della proprietà di una azienda. Quando l’azienda, quotata in borsa, ha necessità di capitale emette delle azioni. Chi acquista le azioni diventa azionista della data società, e contemporaneamente ha diritto all’incasso di un dividendo, che corrisponde ad una parte dei profitti che la società è stata capace di generare.
Ci sono tre tipi di azioni: ordinarie, privilegiate e di risparmio. Queste ultime sono spesso scelte dagli investitori alle prime armi. Danno accesso ai dividendi ma non conferiscono diritto di voto.
Investire 1000 euro in ETF (Exchange Traded Funds)
Gli ETF sono fondi che replicano l’andamento di un indice di mercato e sono acquistabili come azioni. Investire 1.000 euro in ETF è sensato in un’ottica di ETF (Exchange Traded Funds), visti anche i bassi costi di gestione. Sono adatti anche per piccoli investitori che desiderano una esposizione a mercati ampi con una singola transazione.
Investimenti di 1000 euro nella Green Economy
Investire in aziende o fondi che si concentrano sulla green economy significa essere di supporto per la crescita di settori innovativi e sostenibili; si pensi alle energie rinnovabili. Questo non solo aiuta l’ambiente ma può anche rappresentare un’opportunità di investimento a lungo termine con potenziali risvolti positivi, dato l’incremento della sensibilità verso i temi ambientali.
1000 euro in BTP (Buoni del Tesoro Pluriennali)
I Buoni del Tesoro Pluriennali sono titoli di debito emessi dallo Stato italiano con l’obiettivo di finanziare la spesa pubblica. Investire 1.000 euro in BTP può essere un modo per conservare il capitale nel medio-lungo termine, ricevendo in cambio un reddito fisso attraverso l’emissione periodiche di cedole.
Questo tipo di investimento è indicato per chi preferisce una strategia conservativa e desidera una fonte di reddito più stabile nel tempo, grazie alla garanzia offerta dallo Stato emittente. È importante sottolineare che i BTP, pur essendo relativamente sicuri, comportano un rischio di tasso di interesse: se i tassi salgono, il valore di mercato dei titoli già in portafoglio potrebbe diminuire. Per chi pianifica di tenere l’investimento fino alla scadenza, questo rischio non incide sul recupero del capitale investito più gli interessi maturati.
Perché investire 1000 euro in trading online nel 2024?
Il trading online è, in parole semplici, l’acquisto e la vendita di titoli finanziari attraverso internet. Con un investimento di 1.000 euro, quest’attività offre la possibilità di entrare in tempi rapidi nei mercati globali, e permette di investire su azioni, obbligazioni, valute, materie prime e molto altro. È comunque necessaria una buona preparazione e la forte consapevolezza dei rischi, dato che il mercato ha come tratto distintivo la volatilità e genera sia significativi guadagni sia perdite.
Gli strumenti e le piattaforme di trading offrono solitamente, a chi si iscrive, analisi tecniche, grafici e indicatori per prendere decisioni in piena consapevolezza, ma serve avere una strategia ben definita, impostare limiti di perdita e non investire denaro che non si può permettere di perdere. In questo senso, avere un consulente finanziario può fare la differenza.
Investire in criptovalute
Le criptovalute (come ad esempio la criptovaluta bitcoin) sono una classe di attivi finanziari digitali basata sulla tecnologia blockchain. Investire 1.000 euro in criptovalute potrebbe sembrare allettante, soprattutto se si dà retta alle storie online di guadagni quasi fuori del comune viste le storie di guadagni straordinari.
Come dato di fatto, gli investimenti in criptovalute si caratterizzano per volatilità è estrema, e il loro valore drasticamente in brevi periodi. L’alto potenziale di rendimento viene di fatto accompagnato da un rischio particolarmente elevato. Gli investitori dovrebbero per questa ragione esporsi con una frazione piccola del portafoglio complessivo, sempre con il supporto di un consulente finanziario, considerando l’investimento in criptovalute come una scommessa a lungo termine, così da assorbire fluttuazioni senza particolari perdite.
Investire 1000 euro in fondi comuni
I fondi comuni di investimento raccolgono denaro da più partecipanti per investirlo in un ampio range di strumenti come azioni, obbligazioni, per fare alcuni esempi, con la gestione di professionisti.
Con un investimento di 1.000 euro, si ha la possibilità di accedere a mercati e settori diversificati, riducendo il rischio specifico di investire in singole azioni o obbligazioni. Si tratta di una scelta solida per chi desidera esporsi a diversi mercati senza dover gestire direttamente gli investimenti e per coloro che apprezzano la comodità di una gestione professionale dei propri risparmi
Anche se i fondi comuni prevedono dei costi di gestione, rappresentano un modo relativamente sicuro e semplificato per partecipare ai mercati finanziari, con il potenziale di rendimenti interessanti nel medio – lungo termine.
Investire 1000 euro in crowdfunding
Un importo di 1000 euro è comunque una valida base per chiunque volesse investire nel crowdfunding. Il termine può essere tradotto in italiano con l’espressione investimento della folla, e può essere definito come un investimento collettivo svolto, anche con piccoli importi, da più investitori privati.
Il crowdfunding appartiene al settore fintech, ovvero quel settore in intersezione tra finanza e tecnologia, e si è diffuso a partire dal 2008, anno in cui la stretta creditizia, principalmente da parte degli istituti di credito, ha di fatto ridotto notevolmente i prestiti per investimenti e non solo.
Il crowdfunding interessa le PMI ad alto tasso di sviluppo e le startup innovative, realtà quindi non quotate in borsa. Nello specifico, l’Equity Crowdfunding ben si adatta ad investimenti anche di importi non importanti. Gli elementi necessari sono:
- del capitale a disposizione di un investitore
- una piattaforma digitale che permetta di avere un account, depositare il capitale di investimento per poi svolgere concretamente l’investimento. Tutte le piattaforme di crowdfunding sono vigilate dalla Consob, per legge
- le campagne che start up e PMI innovative attivano sulle piattaforme di crowdfunding.
Principali nicchie del crowdfunding
Gli investimenti svolti in crowdfunding permettono agli investitori la partecipazione sia degli utili sia alle riunioni della società, in proporzione al capitale di investimento. Le nicchie in cui attualmente investire, anche 1000 euro, nel crowdfunding sono in espansione.
Tra le principali nicchie si possono indicare il settore turistico, la nicchia della ecostenibilità, la tecnologia dell’informazione. Anche il settore immobiliare è una nicchia interessata dall’investimento partecipativo.
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