CrowdFundMe ha portato a successo altre due campagne di Equity Crowdfunding (StartupGym e DoctorApp) arrivando così a 136 progetti finanziati per una raccolta complessiva di 67,4 milioni di euro.
StartupGym è lo Startup Studio (co-fondato dall’imprenditore Enrico Pandian) che crea, lancia e investe in nuove startup. L’emittente ha ricevuto investimenti per più di 650.000 euro da 256 soci. Fondi che serviranno principalmente per accelerare il lancio di nuove startup secondo il modello StartupGym. Sostanzialmente, la società è un “produttore di nuove imprese” (Venture Building) che segue tutte le fasi, dell’individuazione dell’idea alla prototipazione, fino alla scelta del managment e del fundraising. Parliamo di un settore innovativo che sta vivendo una fase di netta crescita. Secondo Enhance Ventures, ci sono circa 560 Startup Studio che operano in tutto il mondo (dato 2020), in crescita del 625% dal 2013.
DoctorApp è la startup innovativa che ha brevettato un sistema digitale per la gestione delle code e delle prenotazioni negli studi medici. La campagna ha raggiunto la soglia massima, pari a 350.000 euro, grazie a 142 soci, tra cui Apollíon, fondo specializzato in operazioni su mercati borsistici e Private Equity, che ha investito 100.000 euro.
LifeGateWay investe in Biova
Anche LifeGate Way, ecosistema dedicato a supportare e connettere imprese che hanno business ecosostenibili, ha investito in Biova, startup innovativa che recupera gli scarti per produrre e commercializzare beni alimentari. E la società si sta già affermando con le prime due linee del catalogo, ovvero delle birre realizzate con pane invenduto e degli snack da orzo rigenerato.
La raccolta di Biova è arrivata a oltre 480.000 euro raccolti da 71 investitori. L’emittente, in particolare, opera con un modello a produzione diffusa grazie alle partnership con sei birrifici dislocati nel Nord Italia e uno in Campania. Una strategia che ha permesso di arrivare a imbottigliare 50.000 litri da gennaio 2021 a oggi. I prodotti dell’emittente si possono già trovare in 300 punti Coop, 220 punti Unes, 10 punti Carrefour e 3 punti test Eataly. Biova è inoltre presente a livello e-commerce con il proprio shop e tramite operatori quali Cortilia, Winelivery e Gioosto.
Al via la raccolta di Livegreen
La protagonista della nuova campagna di CrowdFundMe è Livegreen, la società che ha sviluppato un processo esclusivo – che non comporta emissioni di CO2 – per estrarre una nuova proteina vegetale, e altri estratti ad alto valore aggiunto, dalla spirulina, un’alga utilizzata per la produzione di alimentari, cosmetici, articoli farmaceutici e parafarmaceutici. E grazie ai suoi impianti in Sardegna, nelle pianure del Campidano, è diventata il primo produttore italiano di spirulina biologica. I vantaggi sono svariati:
- La spirulina è un ingrediente salutare (proprietà antibatteriche e antiossidanti, presenza di amminoacidi essenziali e alto apporto proteico e vitaminico) grazie a cui l’emittente offre un’ampia gamma di prodotti, dai vegburger alla pasta fino alle barrette energetiche.
- Il mercato delle proteine alternative alla carne, secondo Boston Consulting Group, arriverà a valere almeno 290 miliardi di dollari nel 2035, con un CAGR del 14% calcolato a partire dal 2020.
- Livegreen offre prodotti particolarmente competitivi perché, grazie alla sua tecnologia, riesce a estrarre proteine vegetali senza compromettere l’odore e il gusto dell’alimento finale.
- A livello economico: tra il 2019 e il 2020, la società ha incrementato il fatturato del 124%, passando da 53.811 a 120.685 euro. E secondo le proiezioni basate sui risultati al 30/06/2021, quest’anno i ricavi sono destinati ad aumentare del 125% sul 2020.
I fondi raccolti su CrowdFundMe serviranno per potenziare la produzione, assumere nuovi scienziati per attività R&D e per aumentare i canali di vendita. Ad oggi Livegreen utilizza principalmente il suo shop online (B2C), ma punta a crescere in ambito HoReCa, nella vendita di prodotti B2B alle industrie e vuole stipulare accordi con grossisti. Secondo la tabella di marcia, l’emittente prevede di distribuire utili a partire dal 2023 nonché una progressiva crescita delle quote fino alla potenziale quotazione in Borsa a Milano.
Arco guarda alle operazioni M&A
Arco FC è la startup innovativa che ha sviluppato e brevettato delle tecnologie per veicoli elettrici, che permettono un’autonomia fino a 1000 km con una ricarica di soli 3 minuti. L’emittente, in particolare, è specializzata nella produzione di fuel cells (celle a combustibile a idrogeno) e batterie al litio. Parliamo di un settore dinamico sul fronte M&A:
- La multinazionale tecnologica Bosch ha identificato l’idrogeno come un megatrend e prevede che il mercato UE arriverà a quasi 40 miliardi di euro entro il 2030, con tassi di crescita annui del 65%. Il gruppo, dal 2021 al 2024, prevede di investire 1 miliardo di euro nelle celle a combustibile.
- Il gruppo dei camion elettrici Nikola Corp quest’anno ha stipulato una lettera d’intenti con l’italiana IVECO e OGE (proprietario e gestore di una rete infrastrutturale di gasdotti di 12.000 km in Germania). Il documento è la premessa per una collaborazione volta a stabilire una struttura ad hoc per il trasporto di idrogeno, tramite la rete di condotte, dalle fonti di produzione alle stazioni di rifornimento, che sarà un punto di svolta per i veicoli elettrici a celle a combustibile. Lo scorso anno, sempre Nikola, aveva raccolto 700 milioni di dollari per potenziare la produzione di batterie elettriche e fuel cells.
- Il trend va avanti da tempo: nel 2017 Amazon ha investito 70 milioni di dollari nella società di tecnologie a idrogeno Plug Power, così da sfruttare le sue batterie nei carrelli elevatori che il colosso dell’e-commerce usa nei propri magazzini.
Arco, grazie alla sua tecnologia ad alta performance (le sue Fuel Cells hanno un +15% di efficienza energetica rispetto ai migliori sistemi, ad un 20% di costo in meno), rappresenta quindi un operatore particolarmente appetibile in ottica M&A.