Oltre 24 milioni di euro raccolti tra gennaio e marzo di quest’anno. È il nuovo record assoluto dell’Equity Crowdfunding italiano che rappresenta quasi il doppio rispetto al primo trimestre 2019, quando il risultato si è attestato a 13 milioni. Viene anche battuto per più di 4 milioni il dato degli ultimi tre mesi dello scorso anno, ovvero il precedente record. Se vogliamo fare un confronto con la raccolta totale del 2019, parliamo di oltre un terzo (37%). Questa è la situazione fotografata dai dati di Crowdfunding Buzz.
Le imprese finanziate sono state 34, il che significa un calo di 3 unità rispetto allo scorso trimestre, ma la media di raccolta è molto più elevata: 711.000 euro contro 469.000. All’interno di tale contesto, nessuno ha fatto meglio di CrowdFundMe a livello di campagne chiuse con successo (9).
L’Eqtuity Crowdfunding prosegue quindi nel suo cammino di sviluppo nonostante il coronavirus, ma bisogna fare attenzione perché l’impatto si fa sentire anche in questo settore. Diverse piattaforme hanno riscontrato un rallentamento nel mese di marzo; alcune imprese hanno infatti preferito posticipare il lancio delle proprie campagne in attesa che finisca l’emergenza. Guardando il rovescio della medaglia, anche in queste settimane vi sono state campagne online che hanno raggiunto l’overfunding. Come Tulips, il supermercato online puro con magazzino hi-tech: il suo settore di riferimento, ovvero l’e-grocery, è anzi stato accelerato dall’emergenza perché sempre più persone, confinate in casa, si stanno orientando a fare la spesa sul web per riceverla direttamente a casa. Tanto che l’emittente ha aumentato significativamente il proprio fatturato (clicca qui per l’approfondimento).
Sta andando bene anche la raccolta di Rabezzana, partita da poco e già oltre il 65% del primo obiettivo. Lo storico marchio enogastronomico piemontese sta convincendo sempre più investitori grazie alla sua rapida risposta all’emergenza; la società ha infatti attivato un servizio di consegna a domicilio che sta crescendo giorno dopo giorno (clicca qui per l’approfondimento).
Su CrowdFundMe stanno aumentando anche le raccolte di imprese attive nella green economy, con due emittenti in overfunding:
- Grycle, startup innovativa che ha realizzato una tecnologia in grado di trasformare i rifiuti in materia prima;
- Bys, società che realizza piste ciclo-pedonali fotovoltaiche.
Da cosa dipende questo successo? Secondo vari esperti, una volta terminata l’emergenza ci sarà bisogno di nuovi modelli di sviluppo, sempre più attenti alla salute, all’ambiente e ai cambiamenti climatici.
Rimane ancora un’osservazione da fare sul momento che sta vivendo l’Equity Crowdfunding. Nel primo trimestre è diminuito sensibilmente il numero medio di investitori per campagna ma, dall’altro lato, è aumentato l’investimento medio. La crisi ha probabilmente scoraggiato gli investitori più piccoli, mentre i grandi investitori sono cresciuti così come le campagne milionarie. Questo ci fa capire che l’Equity Crowdfunding si sta affermando come strumento di finanziamento alternativo anche tra le grandi aziende (oltre alle startup ad alto potenziale di crescita) e tra i finanziatori più sofisticati (oltre a un pubblico retail). A tal proposito, nel periodo in oggetto, CrowdFundMe ha chiuso due campagne milionarie:
- Biovalley Investments Partner, holding industriale attiva nel Biotech che ha raccolto 1,65 milioni di euro e il cui chip minimo partiva da 20.000 euro;
- Arco FC, azienda specializzata nella produzione di fuel cell che ha raggiunto l’obiettivo massimo di 1 milione di euro.
Arriviamo così ad aprile che sarà un mese da monitorare attentamente. L’Equity Crowdfunding potrà essere un canale fondamentale per garantire risorse all’economia reale e supportare le imprese, a maggior ragione in questa fase.