We Wear, in overfunding con oltre € 100.000 investiti, entra nell’ultima settimana di raccolta. La startup innovativa offre – ad aziende della moda, negozi e consumatori – servizi di virtual fitting attraverso la creazione di avatar. Le sue soluzioni consentono trovare la taglia corretta di un prodotto sia online che in-store (tramite tecnologie di 3D scanning nei camerini), nonché visualizzare e personalizzare diversi outfit.
Il business è in espansione: i ricavi complessivi (incassati + da incassare) da inizio anno al 6 settembre sono pari a € 72.668 (a luglio erano € 30.320). Inoltre, We Wear ha chiuso nuovi contratti per configuratore 3D e per l’utilizzo della tecnologia di scansione per creazione avatar modelli, con una casa di moda italiana. Complessivamente, il valore delle offerte aperte supera quota € 60.000.
E non è finita qui: ci sono cinque nuovi clienti in fase di acquisizione. Inoltre, l’emittente ha ricevuto un riscontro positivo circa un progetto pilota con una maison di un primario gruppo francese, e ora si sta discutendo la fase di go-live.
Il mercato di riferimento di We Wear è interessante in termini di Exit. Per esempio, nel 2022 Google ha acquisito Alter, una startup di avatar che aiuta i marchi a esprimere la propria identità virtuale, per circa $ 100 milioni.
Secondo The Brainy Insights, le aziende d’abbigliamento guideranno l’espansione del settore, poiché “ogni marchio investe molto nel miglioramento dei servizi di customer management”. Inoltre, il mercato globale degli avatar digitali valeva $ 5,40 miliardi nel 2022 ed è previsto in crescita a un tasso CAGR del 40% dal 2023 al 2032, arrivando a raggiungere un giro d’affari di $ 156,19 miliardi.
- Innovativa tecnologia di virtual fitting per aziende e consumatori
- +30.000 raccomandazioni e +4.500 avatar di persone reali in 2 anni
- Mercato Direct-to-Avatar in espansione
- Team di esperti in computer vision, 3D engine e 3D fashion design