Al via la raccolta di Optosensing, società che ha sviluppato e brevettato dei sensori in fibra ottica ultra-tech in grado di monitorare, in tempo reale, parametri termici e di deformazione utili per analizzare lo stato delle infrastrutture. Le applicazioni, che consentono di elevare la sicurezza evitando crolli e incidenti, sono numerose: versanti in frana, ponti, viadotti, gallerie, dighe, gasdotti, piattaforme petrolifere, pale eoliche e cavidotti.
Parliamo di prodotti unici, utilizzati da player di rilievo. Tra i partner e i clienti dell’emittente ci sono infatti MBDA (il consorzio europeo per la difesa di cui fa parte Leonardo), il colosso dell’acciaio ArcelorMittal, una delle più grandi multinazionali degli idrocarburi (non si può fare disclosure), DG Impianti (Spa specializzata nell’ingegneria e costruzione di stabilimenti industriali). E anche istituzioni quali l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Universita degli studi di Padova.
Le tecnologie di Optosensing hanno poca concorrenza: i suoi sistemi permettono il monitoraggio su tutta la lunghezza della fibra ottica, mentre la maggior parte delle soluzioni tradizionali utilizza metodi “a punti”, tramite cui è solo possibile effettuare rilevazioni nelle singole parti delle strutture dove sono fissati i sensori. La fibra, inoltre, può essere utilizzata anche come mezzo per trasmettere le informazioni, agevolando l’operatività.
Tutte le linee di prodotto Optosensing, compreso un robot dedicato all’installazione automatica dei sistemi sulle pipeline, sono sia B2B (fornitura di singoli componenti per aziende) che B2C (realizzazione di sistemi di monitoraggio integrabili con altre tipologie di sensori). E l’emittente ha brevettato anche un device di misura a supporto delle attività di monitoraggio.
Risultati possibili grazie a un team con elevate competenze; la società nasce infatti come spin-off dell’Università “Luigi Vanvitelli”. A livello economico, Optosensing ha raggiunto un fatturato di 400.000 euro nel 2020 e il 2021 si sta per chiudere a circa 500.000 euro. Adesso la società – già presente in Italia, Bosnia e Cina – è pronta per scalare un mercato che, secondo Igigroup, raggiungerà un valore globale di 821 milioni di dollari nel 2021, per poi crescere a oltre un miliardo nel 2023. A livello nazionale, il business dell’emittente beneficerà del PNRR, che ha già stanziato 7,5 miliardi per infrastrutture ed edilizia (cifra che dovrebbe salire con i futuri interventi).
Optosensing prevede due modalità principali di Exit, ovvero una possibile quotazione su Borsa Italiana nel medio termine o la potenziale acquisizione della società da parte di operatori multinazionali Oil&Gas o attivi nel comparto dell’energia eolica.
- Tecnologie innovative e brevettate per il monitoraggio infrastrutturale
- Clienti di rilievo come ArcelorMittal e DG Impianti
- Business interessante per acquisizione da parte di compagnie Oil&Gas
- Spin off accademico e team imprenditoriale con esperienza nel settore