Con oltre € 630.000 raccolti è andata in overfunding Filetteria Italiana, la catena di ristoranti che nasce con il desiderio di valorizzare un unico taglio di carne: il filetto.
Parliamo di una società in netta crescita. Infatti, sul Sole 24 Ore si legge che il fatturato della società “è passato dai 730mila euro nel 2019 ai 5,5 milioni nel 2021, con un Ebitda di oltre il 9%, e la chiusura del fatturato 2022 si attesta a 7,8 milioni. I clienti lo scorso anno sono cresciuti del 50% a quota 30mila”.
Il Sole racconta poi l’espansione territoriale. Infatti, nei prossimi mesi “sono previste dieci aperture: due ancora su Milano (dove La Filetteria conta già 6 insegne), quattro locali a Roma, due a Torino, uno a Como e uno a Varese. A queste si aggiungono due insegne Magnaki“, brand alternativo e complementare della Filetteria basato sul sushi di carne.
La raccolta servirà per accelerare la crescita e implementare nuove tecnologie. “Un braccio meccanico – precisa Il Sole – preleverà il filetto di carne ordinato” e “si occuperà della cottura – che la carne sia di manzo, zebra, canguro o renna, al sangue o ben cotta – attraverso piastre e forni ‘intelligenti’. Ogni piattaforma occuperà 15 metri quadrati e coprirà 70 coperti l’ora, con miglioramenti su velocità e precisione del servizio“.
Investi in Filetteria Italiana
La crescita aziendale potrà aumentare le possibilità di acquisizione della Filetteria, in un settore molto dinamico in termini di Exit (tra i casi più recenti si segnalano DeA Capital / Taste of Italy con l’acquisizione di Alice Pizza, e La Piadineria che è stata venduta a Permira).
- Format distintivo nel mercato food italiano ed europeo
- Il fatturato è passato da € 730.000 nel 2019 a € 7,8 milioni nel 2022
- 6 store diretti a Milano
- 10 locali in apertura in Italia nei prossimi sei mesi