Cosa succederà nella cosiddetta “fase 2”? Molti elementi sono ad oggi ignoti, ma una cosa è certa: il coronavirus cambierà il nostro modo di spostarci per evitare una seconda ondata di contagi. In un focus su Milano, per esempio, Repubblica scrive che muterà il trasporto pubblico, il quale “sarà all’insegna del distanziamento sociale e della protezione necessaria dal rischio di contagio”. Treni, metro, autobus: i mezzi che possono creare assembramenti saranno sottoposti a regole particolarmente stringenti. Tra le i potesi c’è “il contingentamento fisso dei viaggiatori ai tornelli nei mezzanini: la centrale operativa di Atm apre il tornello, conta un numero limitato di passeggeri che possono scendere in banchina e, raggiunto il limite, blocca la sbarra. Fino al treno successivo. Una volta saliti a bordo, ci si dovrà poi mantenere lontani gli uni dagli altri di almeno un metro”.
Alla luce di tali circostanze, saranno favoriti gli spostamenti attraverso servizi in condivisione, più sicuri e facilmente fruibili. I viaggiatori potranno così risparmiare tempo e diminuire il rischio di entrare in contatto con persone contagiose. A tal proposito Legambiente ha scritto di recente una lettera ai sindaci delle città italiane e al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, indicando un pacchetto di misure per ripensare la mobilità in città. Tra i punti principali c’è – appunto – il potenziamento della sharing mobility (auto soprattutto elettriche, biciclette, e-bike, scooter elettrici e monopattini).
“Le nostre città possono essere un fantastico banco di prova per dimostrare che si può cambiare il mondo in meglio, sperimentando le vie green verso nuovi modelli di sviluppo”. Lo sostiene Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. Tra le imprese che beneficeranno di tale contesto e che contribuiranno ai “nuovi modelli di sviluppo” auspicati, c’è Zig Zag, una delle principali piattaforme di scooter sharing italiane. La società è già attiva a Roma, Milano e Torino con una flotta di circa 750 scooter (per la maggior parte elettrici); inoltre, a seguito della sua attuale campagna di Equity Crowdfunding, punta a diventare 100% green.
Bisogna inoltre sottolineare che, già prima della pandemia, il mercato della mobilità condivisa era visto in forte aumento. Secondo un report 2019 di Grand View Research, il giro d’affari mondiale raggiungerà i 619,51 miliardi di dollari entro il 2025, con un CAGR del 25,1% calcolato a partire dall’anno scorso. Secondo l’istituto di ricerca, la “proliferazione di tecnologie basate su Internet, il marketing di massa dei veicoli connessi e la crescente popolarità dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) sono importanti innovazioni tecnologiche” che favoriranno “la crescita del mercato”.