I biocompositi sono materiali ottenuti unendo materie prime differenti che danno origine a un prodotto ecosostenibile, resistente all’umidità, economico e biodegradabile. E sono sempre più utilizzati in differenti settori, come l’edilizia, il packaging e i beni di consumo.
Crescita del mercato
Secondo Markets&Markets, il mercato mondiale dei biocompositi valeva 16,46 miliardi di dollari nel 2016 e arriverà a quota 36,76 miliardi entro i prossimi due anni, con un CAGR del 14,44% tra 2017 e 2022. Su Bloomberg, inoltre, è riportata un’analisi di Reports and Data, in cui si parla addirittura di un giro d’affari pari a 51,32 miliardi nel 2027.
Lo studio sottolinea che “la crescente incidenza della consapevolezza verso l’ambiente e i severi regolamenti governativi per incentivare l’uso di prodotti eco-friendly stanno guidando la domanda del mercato”. Poi viene spiegato che “il settore dovrebbe essere alimentato dal crescente utilizzo di biocompositi” in vari campi (anche automotive e prodotti elettrici oltre a quelli citati in precedenza). In aggiunta, lo sviluppo del mercato dovrebbe essere accelerato dalla tendenza dei consumatori a preferire prodotti green rispetto a quelli che danneggiano l’ambiente.
Reports and Data evidenzia inoltre che, a livello globale, “la gestione dei rifiuti di plastica è un problema grave” perché “non si decompongono rapidamente. Diversi governi hanno vietato i prodotti di plastica” e “incoraggiano l’uso di biocompositi”.
Nell’Unione europea si sta facendo molto su questo fronte; basti pensare ai 250 milioni di euro messi a disposizione per progetti green attraverso Horizon 2020, solo per fare un esempio. C’è poi l’Agenda 2030, un’iniziativa internazionale che modellerà i futuri business verso dinamiche sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Il caso Mixcycling
Lo scenario è favorevole a quelle società che puntano su ricerca e sviluppo per trovare alternative ai derivati del petrolio, come Mixcycling, una startup innovativa che produce materiali ecosostenibili fondendo insieme, attraverso un processo brevettato, fibre vegetali (ad esempio gli scarti di produzione) e bioplastiche da fonti rinnovabili o polimeri riciclati. Per accelerare la propria crescita e sfruttare al meglio le opportunità del mercato, la società ha lanciato una campagna di Equity Crowdfunding su CrowdFundMe.