Si tratta di un’opportunità per investire in un settore particolarmente vantaggioso. Infatti il mercato del credito, che è sempre dinamico, presenta anche dinamiche anticicliche, perché nei periodi più complessi recuperare i crediti diventa ancor più fondamentale. Lo si vede dai numeri in crescita di IREC, aggiornati al 27/10/2022:
- Fatturato: € 1.105.634 (nell’intero 2021 era stato € 970.000)
- Volume affidato: € 11.109.907 (vs. € 10.470.228 al 30/09/22)
- Crediti recuperati: € 1.426.899 (vs. € 1.316.510 al 30/09/22)
IREC offre servizi a PMI e professionisti, che altrimenti non potrebbero permettersi i costi degli studi tradizionali di recupero crediti. La Stampa ha scritto che “in Italia si contano attualmente 4.873.000 partite Iva“, sottolineando che il 73% “accusa ritardi di pagamento”. Tale dinamica rende IREC una soluzione concreta alle esigenze di mercato.
Inoltre, la società sta sviluppando un algoritmo (K-Score) che fornirà “un Rating di Solvibilità sulle persone fisiche e le partite Iva” (la versione Alpha è prevista entro fine anno). A livello di Exit, l’emittente potrebbe risultare un target strategico per un’acquisizione da parte di grandi operatori del settore. In alternativa, IREC potrebbe puntare a una quotazione in Borsa entro i prossimi 3/4 anni.
- Soluzioni tech per la gestione del credito
- Fatturato pari a € 1.105.634 al 27/10/22 (vs. € 970.000 FY 2021)
- Unica ad offrire alle PMI servizi di Business Information
- Potenziale quotazione in 3/4 anni