Fred Jerbis è un produttore di distillati e liquori con sede nel borgo friulano di Polcenigo. Si tratta di una PMI in forte espansione: secondo i dati preliminari, nonostante l’impatto del Covid-19 e quasi 4 mesi di inattività operativa, la società ha chiuso il 2020 con vendite in crescita su base annua del 30%, a 238.000 euro. Ma le fondamenta di questo sviluppo economico poggiano sulla filosofia dell’azienda, che ha sfruttato il legame con il territorio per realizzare prodotti di alta qualità in grado di scalare il mercato. Per approfondire tali aspetti, CrowdFundMe ha intervistato Federico Cremasco, fondatore di Fred Jerbis ed esperto del settore spirits & mixology.
In che modo il legame con il territorio influenza l’attività dell’azienda?
Il territorio è un aspetto fondamentale del progetto. I nostri, infatti, sono quasi tutti prodotti a km zero. La nostra forza è quella di aver creato una rete di collaboratori, con micro produzioni, che ci garantiscono sempre ingredienti di prima qualità. Quindi se escludiamo gli agrumi e il ginepro, comunque sempre italiani, possiamo affermare che i nostri prodotti sono 100% friulani. Abbiamo la possibilità di mostrare una filiera completa legata al Friuli-Venezia Giulia, dalla raccolta delle erbe alla loro lavorazione per arrivare al prodotto finito. Questo è quello che oggi ci differenzia dai concorrenti: la base dei nostri distillati è quasi interamente realizzata attraverso una coltivazione autoctona che viene realizzata nella zona dove vivo (da qui il nome Fred Jerbis, ovvero “le erbe di Fred”).
Per realizzare i prodotti, la società sfrutta antichi ricettari. Quanto è importante il rapporto con la tradizione?
Il legame con il passato è un altro aspetto cruciale. Per realizzare i nostri spiriti ci siamo ispirati a dei testi della liquoristica classica italiana, proprio perché ci sentiamo molto legati alla tradizione e alla cultura del passato. Al tempo stesso, siamo però convinti che ricerca e sperimentazione siano la chiave per avere qualcosa di originale. Da questi testi di liquoristica prendo spunto per nuove ricette, ma è grazie agli esperimenti e al continuo contatto con la natura, le montagne e i prati del nostro territorio che trovo le idee; infatti ogni anno cerchiamo di realizzare un piccolissimo lotto di un prodotto che nasce solo da un pianta raccolta in piccolissime quantità ed esclusivamente nel momento ideale per la raccolta. Ad esempio, abbiamo sperimentato un Gin con corniolo, raccolto solo nel giorno perfetto di fine agosto per produrre 25 bottiglie.
Fred Jerbis, accanto allo stretto legame con il territorio e la tradizione, ha una vocazione internazionale e i prodotti sono già esportati in 12 Paesi. Qual è il segreto per essere così apprezzati all’estero?
Partiamo dal locale con l’idea di portare i nostri prodotti in giro per l’Italia e per il mondo, per raccontare il territorio e farlo conoscere. E visto che si tratta del nostro territorio cerchiamo di raccontarlo evidenziandone i punti di forza, per questo l’obiettivo è prima di tutto quello di creare dei prodotti di qualità, che possano essere apprezzati anche all’estero da una vasta platea di consumatori.
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