Tre partecipate in rampa di lancio per Wall Street. È questa la prospettiva di Global Tech Ventures (GTV), holding che permette co-investire con i principali player europei e americani – tra cui Target Global, G Squared e Sequoia – in società digital e tech internazionali. Le prime due partecipate ad aver dichiarato l’obiettivo di voler approdare sulla Borsa statunitense sono state 23andMe, che si occupa di genomica e biotecnologie, e Coursera, specializzata nelle tecnologie didattiche con corsi dalle migliori università come Yale e Stanford.
Di recente, alle candidate per Wall Street si è aggiunta anche Toast, software house per la gestione online degli ordini di ristoranti che punta a sbarcare sul Nasdaq entro la fine dell’anno. La società ha infatti preso contatto con Goldman Sachs e JPMorgan Chase al fine di organizzare un’IPO. Come spiega il Sole 24 Ore, “l’operazione valorizzerebbe la società a 20 miliardi di dollari, secondo fonti interne di Toast e riportate dal Wall Street Journal, dall’ultima valutazione di 8 miliardi”.
La campagna di Equity Crowdfunding di Global Tech Ventures offre quindi un’occasione unica agli investitori. Il quotidiano di Confindustria sottolinea il fatto che le persone che aderiranno alla raccolta “entreranno nel capitale di Toast e degli altri titoli del portafoglio della holding, a fronte di un investimento minimo di ingresso di 10.000 euro (contro i 250.000 dollari normalmente richiesti dalla holding per un primo accesso)”; inoltre, parteciperanno ai futuri investimenti di GTV.
Relativamente a Coursera, la CNBC ha riportato una significativa novità: l’azienda ha depositato il suo prospetto IPO presso la Securities and Exchange Commission settimana scorsa. 23andMe, invece, grazie alla fusione con una SPAC del gruppo Virgin di Richard Branson, prevede di arrivare in Borsa nei prossimi mesi. Le prospettive di quotazione delle tre partecipate confermano quindi la validità della strategia d’investimento di GTV, che punta sull’Exit di portafoglio nell’arco di 4/5 anni.
Poiché la società è in trattativa con alcuni Family Office che vogliono aderire alla campagna – la cui chiusura rimane fissata al 22 marzo – il tetto massimo della raccolta online è innalzato a 5 milioni di euro; ad oggi gli investimenti sono già oltre i 2,8 milioni.