Dalle politiche europee arriva un assist per Zeroundici, la startup innovativa che dal Politecnico di Torino assembla ebike leggere e personalizzabili. L’UE ha infatti introdotto da quest’anno nuovi dazi per fermare la concorrenza sleale delle bici provenienti dalla Cina. Alle tariffe standard si sono quindi aggiunte quelle anti-dumping e anti-subsidy, in misura più o meno estesa in base al livello di collaborazione delle società cinesi, sanzionate sia per aver venduto sottocosto, sia per gli aiuti statali che hanno di conseguenza permesso la manipolazione del reale prezzo di mercato.
«Le misure adottate proteggeranno oltre 800 Pmi europee e 90mila posti di lavoro in Europa dalla concorrenza sleale dalla Cina», ha detto al Sole 24 Ore Moreno Fioravanti, segretario generale di Ebma (l’Associazione europea delle imprese di cicli). Che poi ha aggiunto: «Anzi, le nuove tutele potrebbero portare alla creazione di oltre 4.500 nuovi posti di lavoro europei» e «alla fabbricazione di 900mila ebike quest’anno» (clicca qui per leggere l’articolo).
Un contesto favorevole per Zeroundici che, con i fondi che sta raccogliendo su CrowdFundMe, aumenterà la produzione in Italia per poi espandersi all’estero. Diventa socio anche tu a partire da € 250!