I settori biotech e farmaceutico sono, ora più che mai, sotto i riflettori. A loro è affidata la responsabilità di trovare delle soluzioni mediche che possano contrastare il coronavirus. In tale contesto, gli Stati Uniti hanno stanziato di recente 8,3 miliardi di dollari per attività di prevenzione e ricerca, con l’obiettivo prioritario di trovare nel più breve tempo possibile un vaccino (clicca qui per leggere l’approfondimento di CNBC).
“Oggi ci incontriamo con le aziende farmaceutiche e biotecnologiche. Le più grandi al mondo, le più prestigiose, quelle che raggiungono i profitti molto rapidamente”, ha dichiarato il presidente americano, Donald Trump, all’inizio di una riunione – tenuta questa settimana – con i principali player statunitensi del settore. L’evento è servito per confrontarsi e valutare come procedere. Attualmente, società come Moderna, Inc. MRNA, Inovio Pharmaceuticals, Inc. INO and Vir Biotechnology, stanno utilizzando i fondi messi a disposizione per accelerare i test e ottenere risultati efficaci.
L’iniezione di capitali da parte degli States e di altri Paesi potrebbe portare non solo a un grande successo sanitario nella lotta al coronavirus – che rimane l’elemento più importante – ma anche a un ulteriore incremento del mercato biotech. Quest’ultimo, già prima dell’epidemia, era tra i più dinamici e presentava numeri in forte crescita, come evidenziato da una ricerca di Global Market Insights: a livello globale, si passerà da un giro d’affari 2018 di 417 miliardi di dollari a 729 miliardi nel 2025.
CrowdFundMe da tempo crede nel biotech e nell’importanza del progresso scientifico per tutelare la salute delle persone. Per questo ha lanciato e concluso con successo due importanti campagne in tale settore:
- Biovalley Investments Partner, holding industriale che investe nelle società biotecnologiche ad alto potenziale di crescita. L’emittente ha raccolto oltre 1,6 milioni di euro da 62 investitori nella campagna terminata a gennaio 2020.
- AICube, azienda che ha brevettato un sistema che, attraverso l’analisi della saliva su un apposito spazzolino elettrico, permette di ottenere informazioni mediche. Un utente diabetico, per esempio, può monitorare i livelli di glucosio. E l’attività di AICube, che finora era limitata alle malattie non trasmissibili, potrebbe espandersi anche nelle malattie contagiose. Healio, portale specializzato nell’informazione sanitaria, ha riportato uno studio secondo cui tracce di coronavirus sono state trovate nella saliva di persone infettate (clicca qui per leggere l’articolo). AICube, quindi, prevede la possibilità – ancora da dimostrare – di effettuare dei test con i suoi dispositivi che potrebbero aiutare a monitorare e prevenire il diffondersi dell’epidemia. Per fare ricerca e dimostrare eventuali possibilità servono fondi, e CrowdFundMe è orgogliosa di aver permesso all’emittente di raccogliere circa 300.000 euro da 104 investitori nella campagna conclusa a metà del 2019.