Il mercato globale degli avatar digitali valeva $ 5,40 miliardi nel 2022 ed è previsto in crescita a un tasso CAGR del 40% dal 2023 al 2032, arrivando a raggiungere un giro d’affari di $ 156,19 miliardi. Sono i numeri contenuti in un report di The Brainy Insights, che mostra le potenzialità del settore.
E grazie a We Wear si può investire in questo mercato. La startup innovativa (vicina all’overfunding) offre – ad aziende della moda, negozi e consumatori – servizi di virtual fitting attraverso la creazione di avatar. Le sue soluzioni consentono trovare la taglia corretta di un prodotto sia online che in-store (tramite tecnologie di 3D scanning nei camerini), nonché visualizzare e personalizzare diversi outfit.
I marchi di moda puntano sugli avatar
Da inizio anno ad oggi, We Wear ha conquistato tre nuovi clienti e altri cinque sono in fase di acquisizione. Inoltre, l’emittente sta trattando con una maison di LVMH, al fine di valutare un progetto pilota. E un’alta casa di moda italiana sta definendo l’attivazione dei servizi di We Wear dal 2024.
Secondo The Brainy Insights, proprio le aziende d’abbigliamento guideranno l’espansione del mercato, poiché “ogni marchio investe molto nel miglioramento dei servizi di customer management”. Inoltre, la digitalizzazione ha portato “alla crescente adozione di avatar umani digitali per i servizi di assistenza ai clienti, per l’immagine del brand, la pubblicità e il marketing”.
Il settore è interessante in termini di Exit. Per esempio, nel 2022 Google ha acquisito Alter, una startup di avatar che aiuta i marchi a esprimere la propria identità virtuale, per circa $ 100 milioni.
- Innovativa tecnologia di virtual fitting per aziende e consumatori
- +30.000 raccomandazioni e +4.500 avatar di persone reali in 2 anni
- Mercato Direct-to-Avatar in espansione
- Team di esperti in computer vision, 3D engine e 3D fashion design