Tree Solutions e Borsino Rifiuti, che hanno lanciato due campagne di raccolta fondi, sono società che uniscono il business alla sostenibilità…
Una cifra monstre: 750 miliardi di dollari. A tanto ammonta la massa in gestione mondiale dei fondi ESG, ovvero che investono in prodotti sostenibili sia dal punto di vista sociale che ambientale. Il dato, relativo al 2017, è evidenziato in un report di Blackrock.
I temi legati alla tutela dell’ambiente e all’economia circolare sono diventati prioritari nelle agende di diversi Paesi e di molte organizzazioni, Unione Europea compresa. E anche le startup italiane si fanno sentire. Come Borsino Rifiuti e Tree Solutions, che per portare avanti la propria filosofia di business hanno lanciato delle campagne di equity crowdfunding sul portale CrowdFundMe.
“Un futuro eco-sostenibile è l’unico futuro possibile. È un passaggio obbligato per la società e non può essere bypassato”, dichiara Amerigo Restucci, amministratore delegato di Tree Solutions. La società ha sviluppato Brain, un sistema di telegestione e telecontrollo per impianti termici non industriali che ottimizza i consumi.
“Con il nostro prodotto, ad esempio, si può ottimizzare l’utilizzo di energia da parte di una caldaia riducendo gli sprechi – sottolinea l’ad – La startup nasce infatti con due obiettivi. Il primo è risparmiare sulla bolletta grazie al minore consumo energetico: secondo i dati raccolti, cala tra il 20% e il 40%. Il secondo è ridurre le emissioni nocive, che è l’effetto di una gestione più oculata degli impianti”. Uno dei punti di forza del prodotto è la semplicità d’installazione, per la quale non c’è bisogno né di cambiare né di ristrutturare l’impianto termico dell’edificio.I capitali raccolti tramite crowdfunding da Tree Solutions serviranno a sviluppare ulteriormente la tecnologia del sistema che sfrutta il cloud per la raccolta dati. Inoltre con una parte dei fondi Tree Solutions punterà a strutturare l’attività commerciale per incrementare le vendite di Brain. La nuova struttura servirà per preparare la crescita prevista nei prossimi anni ma anche per centrare il target 2019 che è di superare 1 milione di euro di fatturato; anche se: “Il 70% dell’obiettivo sarà raggiungibile grazie agli accordi già in vigore con importanti partner commerciali come Eni Gas&Luce e Sorgenia”, conclude Restucci. Infine, Brain sarà protagonista di un evento di presentazione presso il Polihub il 31 gennaio.
BORSINO RIFIUTI
Con Borsino Rifiuti, che fa capo a Taebioenergy Srl, si apre invece un capitolo a parte. In sostanza, si tratta di una piattaforma che mette in contatto chi vende rifiuti e chi li compra per utilizzarli come materia prima. Si pensi agli scarti industriali delle aziende agricole, che possono essere impiegati per produrre nuovi beni di consumo a base vegetale (tessuti, abbigliamento, arredamento).
Per la startup,
quella con CrowdFundMe è la seconda campagna di raccolta. “Dopo la prima, che è stata un successo, abbiamo fatto un’importante attività di marketing”, racconta Gian Luca Vorraro, cofondatore della società, che con i suoi servizi raggiunge già 1.000 municipalità sul territorio italiano. Vorraro prosegue: “La mole di lavoro è aumentata e con i nuovi fondi che otterremo la priorità sarà ampliare l’organico interno. Abbiamo bisogno di altre risorse umane soprattutto per seguire i clienti, sia sul territorio sia a livello di back office. Proprio lunedì 28 gennaio abbiamo attivato il trentunesimo concessionario, che gestirà il territorio di Trapani”.
Il nuovo anno è iniziato bene per la startup che dovrebbe chiudere il mese di gennaio già con circa 50 mila euro di fatturato. E, nel corso del 2019, il business di Borsino Rifiuti è rafforzato dalle collaborazioni con gli enti pubblici: “Non è scontato che queste realtà si affidino a una startup. Lavorare con le amministrazioni municipali, per esempio, è fondamentale. A maggior ragione considerando che i nostri servizi non sono più in fase sperimentale. Il comune di Aprilia (Latina), per citare un caso, ha già rinnovato la convenzione”, conclude Vorraro.