La pensione integrativa, e più in generale il ricorso a forme di previdenza integrativa, può essere visto come un valido strumento da affiancare alla pensione pubblica così da costruirsi una rendita complementare.
Cos’è la pensione integrativa?
La pensione integrativa, conosciuta come previdenza complementare o pensione privata, è un tipo di pensione aggiuntiva che un individuo può contribuire in modo volontario per aumentare il proprio reddito pensionistico. Questo tipo di pensione è progettato per integrare i benefici forniti dai regimi pensionistici obbligatori o pubblici, come il sistema previdenziale statale.
Può anche essere considerata una forma di risparmio che si affianca al trattamento pensionistico dell’INPS. Inoltre, come sarà approfondito, beneficia di vantaggi fiscali. In questo modo i lavoratori dipendenti avranno modo, ad esempio, di scegliere un fondo pensione integrativo oppure una assicurazione pensionistica o, ancora, un Piano Individuale Pensionistico (PIP).
E con il capitale maturato, avranno modo di garantirsi un futuro economico più stabile e meno incerto, con maggiori protezioni rispetto a fenomeni quali l’inflazione. In Itala, secondo gli ultimi dati della COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione), relativi al maggio del 2022, verso la fine del 2021 l’ammontare degli lavoratori che hanno fatto iscrizione alla previdenza complementare ha raggiunto la cifra di 8,8 milioni. Sostanzialmente 1 lavoratore su 3.
Scopri come guadagnare online
Quando conviene la pensione integrativa?
La pensione integrativa può essere vantaggiosa in alcune situazioni, e in generale dipende dalla condizione finanziaria individuale e dagli obiettivi di pensionamento. Alcuni benefici evidenti sono:
- miglioramento del reddito pensionistico. Se si prevede che la pensione pubblica non sarà sufficiente per mantenere il proprio tenore di vita desiderato durante la pensione, una pensione integrativa può fornire un reddito aggiuntivo per integrare il reddito pensionistico.
- piano individuale pensionistico. La pensione integrativa offre la possibilità di creare un piano di pensionamento personalizzato in base alle esigenze e ai desideri individuali. È possibile decidere l’importo dei contributi da versare, la frequenza dei versamenti e il momento in cui iniziare a ricevere i benefici pensionistici
- tassazione agevolata. Per fare un esempio, i rendimenti che maturano con i fondi pensione hanno un’imposta del 20%, laddove la gran parte delle forme di risparmio finanziario sono soggette al 26%. Se si scelgono investimenti del TFR in fondi pensionistici, la tassazione non supera il 15%
- maggiori rendimenti degli investimenti. Poiché il periodo di accumulo può essere lungo, con un orizzonte temporale di rilievo, è possibile beneficiare di rendimenti maggiori rispetto ai risparmi tradizionali
- protezione finanziaria. Una pensione integrativa può offrire una protezione finanziaria aggiuntiva in caso di imprevisti come malattie gravi o invalidità. Alcuni piani prevedono polizze assicurative che garantiscono benefici in caso di eventi avversi.
Rivolgersi ad un consulente finanziario o un esperto previdenziale può essere utile per valutare le opzioni disponibili e prendere una giusta decisione informata.
Pensione integrativa, come funziona?
Le forme pensionistiche integrative possono essere diverse. Tra le principali troviamo:
- fondi chiusi, secondo l’articolo 3 del d.lgs. 252 del 2005. Si tratta di forme di pensionamento complementare che sono state istituite dai rappresentanti dei datori di lavoro e dai rappresentanti dei lavoratori nel contesto della contrattazione aziendale, di settore o nazionale
- fondi aperti, regolati dall’art. 12 del d.lgs. 252 del 2005. In questo caso si tratta di forme complementari di pensione istituite da banche, società di gestione del risparmio (SGR), imprese di assicurazioni e società di intermediazione mobiliare (SIM)
- piani pensionistici individuali (PIP), secondo l’art. 13 del d.lgs. 252 del 2005. Si tratta di contratti di assicurazione sulla vita con fini previdenziali. Sono regolamentati sia dalle direttive COVIP che dalla polizza assicurativa. Obiettivo dei PIP è fare in modo che chi li ha sottoscritti goda dei diritti analoghi rispetto alle forme di pensione complementare
- fondi pensione preesistenti, così definiti perché già in essere in data 15 novembre 1992, quindi prima del d.lgs 124 del 1993, abrogato dal d.lgs 252 del 2005, per mezzo del quale è stata istituita la previdenza complementare. Simili fondi hanno specifiche a sé stanti, come la possibilità di gestire le risorse in modo diretto, senza adoperare intermediari specializzati.
Come scegliere una pensione integrativa?
Quando si sceglie una pensione integrativa, è importante prendere in considerazione alcune variabili in base soprattutto alle proprie esigenze finanziarie:
- obiettivi di pensionamento Definire chiaramente i propri obiettivi di pensionamento è il primo passo per scegliere una pensione integrativa. Si dovrebbe valutare il livello di reddito desiderato durante la pensione e l’età in cui si prevede di iniziare a ricevere i benefici pensionistici
- opzioni di investimento. Valutare le performance storiche dei fondi o dei piani pensionistici, nonché le strategie di investimento adottate. È importante comprendere i rischi associati a ciascuna opzione di investimento e valutare se sono congruenti con il proprio profilo di rischio
- costi e commissioni I costi associati a una pensione integrativa possono variare notevolmente da un piano all0altro. Conviene conoscere le commissioni di gestione, le spese amministrative e le eventuali penalità o commissioni di uscita. Costi che possono influire sul rendimento netto del proprio investimento
- flessibilità. Si potrebbe desiderare la possibilità di effettuare contributi aggiuntivi in momenti di maggior disponibilità finanziaria o di modificare il livello dei contributi in base alle circostanze personali
- opzioni di erogazione. Alcune pensioni integrative offrono una rendita a vita, mentre altre consentono il ritiro di una somma forfettaria o una combinazione di entrambi
- garanzie o assicurazioni. Alcuni piani pensionistici integrativi offrono garanzie o polizze assicurative per proteggere il proprio investimento o fornire benefici aggiuntivi in caso di eventi avversi come malattie gravi o invalidità.
Piani di accumulo capitale
Una valida alternativa alle forme integrative di pensione è data dai piani di accumulo capitale. I piani di accumulo capitale sono un tipo di prodotto finanziario che consente alle persone di investire fondi nel corso degli anni, così da accumulare un capitale per il futuro.
Sono spesso utilizzati come strumento di risparmio a lungo termine per raggiungere obiettivi specifici come l’acquisto di una casa, l’istruzione dei figli o, appunto, la creazione di un fondo pensionistico.
Ci sono diverse ragioni si potrebbero scegliere i piani di accumulo capitale:
- rendimenti potenziali. Investendo in piani di accumulo capitale, si ha l’opportunità di ottenere rendimenti sul proprio denaro. Gli investimenti possono essere effettuati in una varietà di asset come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento o prodotti finanziari diversificati. Sebbene gli investimenti comportino rischi, possono anche offrire rendimenti più elevati rispetto ai tradizionali conti di risparmio
- diversificazione del portafoglio. I piani di accumulo capitale consentono di diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Diversificare significa allocare i propri fondi su più asset o strumenti finanziari, riducendo così il rischio complessivo. Ad esempio, invece di investire tutto il denaro in un’unica azione, è possibile distribuire gli investimenti su azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento per ridurre l’impatto di una singola performance negativa.