Come investire online nel 2024

Chi è alle prime armi corre il rischio di non comprendere a pieno le possibilità che l’investire online fornisce agli investitori. L’articolo passa in rassegna le principali possibilità di investimenti online.

 

Conviene investire online nel 2024?

È possibile definire in termini brevi ma non grossolani cosa significa investire online? L’attività degli investimenti online può essere definita come acquisto e vendita di asset con il fine di ottenere un profitto. L’asset, a sua volta, può essere definito come una entità materiale oppure immateriale, tangibile o intangibile, passibile di conversione in valore monetario.

Il profitto, viene da sé, che deriva dalla compravendita di un asset dovrebbe essere il più cospicuo possibile, in base alla capacità dell’investitore di “giocare” in modo opportuno sulla variazione del prezzo dell’asset in questione.

Gli asset possono essere molteplici, titoli azionari, valute, criptovalute, mercato delle materie prime. Gli investimenti online, in ogni caso, convengono. L’importante è sapere in cosa investire e come investire.

Gli investimenti online, nel 2024, presentano dei vantaggi:

  • l’asset ha un prezzo oggettivo
  • il prezzo dell’asset è soggetto ad una variazione, con una data frequenza. Sale e scende di prezzo
  • l’asset si trova su di una piattaforma online
  • le piattaforme più vantaggiose non applicano commissioni.

Allo stesso tempo, l’investimento online impone all’investitore delle richieste:

  • analisi tecnica, ovvero l’analisi di andamento del mercato finanziario
  • conoscenza delle piattaforme di investimento
  • tempo, perché gli investimenti online chiedono di essere seguiti in tempo reale.

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Cosa serve per investire online?

Prima di affrontare le possibilità di investimento che il digitale offre, bisogna tenere in considerazione alcune variabili che possono contribuire al raggiungimento del proprio obiettivo: ottenere un rendimento.

Esiste un rischio significativo di perdere denaro, in tutte le occasioni in cui si investe del capitale. Allo stesso tempo, però, è possibile ridurre i rischi e massimizzare i profitti tenendo conto di:

  • un orizzonte temporale congruo, che permetta di assorbire la volatilità dei mercati, tanto azionari quanto finanziari
  • una vera e propria pianificazione dei propri investimenti o, in altri termini, di un business plan
  • una diversificazione del proprio portafoglio di investimenti.

Investire online, quali scelte nel 2024?

La rete presenta diverse possibilità, per chi vuole provare a investire i propri soldi, da 50 o 100 euro fino ai 10000 euro. Le possibilità che saranno passate in rassegna sono:

 

Trading online

Il trading online, il cui acronimo inglese è TOL, nasce in Italia nel 1999, quando avviene il suo inquadramento legislativo grazie al Nuovo Regolamento Consob di attuazione del Testo Unico dei mercati finanziari.

Si dà trading online quando si verificano sia l’acquisto che la vendita di titoli finanziari per mezzo di internet. Per l’acquisto e la vendita dei titoli esistono software specifici, ovvero delle piattaforme di trading online sulle quali chiunque, virtualmente, può iniziare a fare trading.

Queste piattaforme sono sviluppate, e vengono messe a disposizione, da società finanziarie che prendono il nome di broker online. Gli investitori non professionisti, per poter investire capitale, hanno solo necessità di aprire un conto; possono inoltre utilizzare il proprio servizio di home banking.

I broker online hanno bisogno di una licenza rilasciata dalla CONSOB, che è l’organo di controllo per il mercato finanziario italiano, oppure una licenza rilasciata dalla CySEC, la Cyprus Securities and Exchange Commission, ente di regolamentazione a livello europeo.

 

Investire con il copy trading nel 2024

Il copy trading è una forma di investimento online nella quale gli investitori possono copiare automaticamente le operazioni di trader di successo, consentendo agli investitori meno esperti di beneficiare dell’esperienza e delle competenze di trader più esperti.

Questa modalità di investimento presenta due principali vantaggi:

  • offre un accesso diretto ai mercati finanziari senza la necessità di un’esperienza approfondita in materia di investimenti
  • riduce tempo ed energia necessari per analizzare i mercati e prendere decisioni di investimento, dal momento che si può fare affidamento sulle strategie e le scelte dei trader di successo.

Le modalità di investimento specifiche del copy trading sono diverse. Possono essere citati il mirror trading, ad esempio, una forma di trading automatico in cui gli investitori possono copiare in modo automatico le strategie di trading di trader professionisti; oppure il social trading, che permette agli investitori di interagire, condividere idee e scambiare informazioni con altri trader all’interno di una comunità o di una piattaforma dedicata.

I passaggi per fare copy trading consistono nell’apertura di un conto sulla piattaforma, che agisce anche come broker finanziario, scegliendo quindi il mercato e il trader. Solo dopo avere studiato le performance del trader, lo si sceglie iniziando a investire.

 

Forex trading

L’acronimo Forex sta per Foreign e Exchange, e con questo acronimo di definisce il mercato nel quale avvengono le negoziazioni delle diverse valute. Questo tipo di negoziazione funziona grazie a quattro centri di trading (New York, Tokyo, Sidney e Londra) a copertura dei fusi orari globali. Si opera dunque fuori borsa, 24 ore su 24, in quello che viene definito mercato over-the-counter (OTC).

Lo scambio non avviene tra singole valute, ma per mezzo di coppie di valute, o coppie valutarie. Non è possibile acquistare dollari se non si vende una seconda valuta; come l’euro, per fare un esempio. La sigla EUR/USD indica proprio il cambio euro/dollaro.

L’obiettivo è trarre profitto, ed è proprio il volume delle valute che sono quotidianamente convertite a rendere la movimentazione di prezzo, di alcune valute, particolarmente volatile, permettendo di fatto un margine di rendimento.

Per fare trading forex online, in sostanza, bisogna aprire un conto trading con un broker regolamentato, così da potere investire in valute.
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Negoziazione in CFD

CFD è invece l’acronimo di contratto per differenza. Si tratta di una tipologia popolare di negoziazione di derivati. Quando si svolge trading o negoziazione con i CFD è possibile in estrema sintesi fare speculazione sull’aumento oppure sul calo di prezzi dei mercati finanziari, a livello globali.

I CFD permettono di fare negoziazione su asset finanziari senza che si verifichi un acquisto fisico degli asset stessi. In altri termini, grazie a questo strumento finanziario due parti possono accordarsi per uno scambio di denaro che si basa sulla variazione di valore di una attività finanziaria sottostante. La variazione di valore deve verificarsi in due momenti: all’apertura dell’operazione e alla chiusura dell’operazione.

L’attività finanziaria sottostante può essere un titolo azionario, per esempio le azioni di Amazon o Ferrari, ma anche un cambio di valute (USD/EUR), oppure ancora una materia prima.

L’acquirente, attraverso i CFD, paga un tasso di interesse per ricevere il rendimento di una data attività finanziaria sottostante. Chi vende il CFD, invece, paga il rendimento dell’asset che sottostante. I due contraenti, quindi, operano un accordo così da scambiarsi il flusso finanziario che deriva dal differenziale di prezzo quando si verifica l’apertura del contratto (l’accensione) e il momento del contratto (conclusione).

Anche in questo è possibile fare trading di CFD aprendo un conto presso una piattaforma, o broker, con licenza.

 

Investimenti con il P2P Lending

Il Peer-to-Peer lending, o P2P lending, è un metodo di finanziamento che permette di concedere prestiti direttamente ai mutuatari attraverso piattaforme online, scalzando gli intermediari tradizionali come le banche. Gli investitori possono guadagnare interessi sui prestiti erogati, ottenendo un rendimento più elevato rispetto ai prodotti di risparmio tradizionali; una media di rendimento lordo è ricompresa tra il 4% e li 15%. Dal canto loro, i mutuatari possono accedere a finanziamenti più flessibili e spesso a tassi di interesse più bassi rispetto ai prestiti bancari.

Il P2P lending presenta comunque dei rischi, a partire dal rischio di insolvenza da parte di chi riceve il prestito, l’eventuale mancanza di liquidità e la conseguente perdita di capitale.

 

Puntare in NFT nel 2024

Gli NFT, acronimo di Non-Fungible Token, sono asset digitali unici e indivisibili, ad esempio opere d’arte digitali, video, musica, giochi. Nello specifico, il il token è un gruppo di informazioni digitali che si trova in un Blockchain; chi possiede un token possiede il diritto sulla proprietà di uno specifico asset, l’accedere ad un dato servizio o bene, lo svolgere o il ricevere un pagamento.

A differenza delle criptovalute “fungibili” come Bitcoin ed Ethereum, fungibili perché interscambiabili tra loro, gli NFT sono unici e non possono essere sostituiti l’uno con l’altro. Grazie alla tecnologia blockchain, gli NFT consentono ad artisti, creator e collezionisti di autenticare la proprietà di asset digitali. Si crea, per conseguenza, un mercato digitale per il loro scambio e vendita.

Sebbene gli NFT abbiano subìto una battuta d’arresto tra il 2021 e il 2022, specie nel settore dell’arte, per il 2024 è prevista una ripresa, grazie soprattutto alle potenzialità promesse dal metaverso. Il mercato globale di NFT attualmente è stimato essere di 69,76 miliardi di dollari.

 

Criptovalute

Nella prima metà del 2024 il mercato mondiale delle criptovalute ha goduto di una capitalizzazione di mercato pari a 2,5 trilioni di dollari. Ma cosa sono le criptovalute?

Sono monete digitali basate sulla tecnologia blockchain e utilizzate come mezzo di scambio per trasferire valore tra diverse parti senza intermediazione. Si tratta di una forma di investimento non sono direttamente correlata al mercato azionario tradizionale, per tanto gli investitori possono diversificare il loro portafoglio di investimenti e guadagnare con una esposizione a fluttuazioni di prezzo meno imprevedibile, rispetto alle azioni o alle obbligazioni tradizionali.

Le criptovalute offrono una maggiore privacy e sicurezza nei pagamenti rispetto ai metodi di pagamento tradizionali, dal momento che le transazioni in criptovalute sono crittografate e protette dalla tecnologia blockchain Nel 2024 le criptovalute su cui puntare sono Bitcoin, Ethereum, che presentano la maggiore capitalizzazione.

 

Investire in obbligazioni online

Una forma di investimento che può essere svolta attraverso piattaforme digitali dedicate è l’investimento in obbligazioni. Di cosa si tratta esattamente? Le obbligazioni sono allo stesso tempo un titolo di debito per chi le emette e un titolo di credito per chi le acquista.

Ad emettere le obbligazioni possono essere Stati o enti pubblici, banche oppure enti sovranazionali, e la durata di questi strumenti finanziari può partire dai 2 anni per arrivare ai 30. Acquistare le obbligazioni, poi, permette a chi le sottoscrive di ricevere in ritorno il capitale, alla loro scadenza, e dà la possibilità di una cedola, termine che indica l’ammontare dell’interesse maturato alla scadenza dell’obbligazione.

Non esiste un solo tipo di obbligazioni, le tipologie possono infatti variare a seconda dell’ente che emette il titolo, a seconda della durata, della presenza o meno di una cedola, in base allo Stato.

L’acquisto avviene, dopo una iscrizione alla piattaforma digitale scelta, con l’apertura di un conto titoli, in un istituto di credito: l’acquisto sarà nominalmente svolto dall’istituto di credito o, in contesto digitale, dalla piattaforma, che prende il nome di broker. L’acquisto può avvenire nel momento in cui le obbligazioni vengono emesse, oppure nel cosiddetto mercato secondario, dove confluiscono le obbligazioni che si vuole mettere in vendita prima della loro scadenza.

 

Investimenti real estate

Il mercato immobiliare è un terreno ancora estremamente fertile per chi ha del capitale di rischio, e rappresenta il tipico mercato per gli investimenti a lungo termine. Che si tratti di immobili destinati alla logistica, alle finalità abitative o turistiche, il giro di affari attorno al mattone ha segnato in Italia delle punte superiori ai 10 miliardi di euro di investimento, nel 2021.

Le modalità di investimento immobiliare variano. È possibile infatti acquistare un immobile e metterlo a reddito attraverso degli affitti a medio o lungo termine; ci si può dedicare, invece, agli affitti brevi o, ancora, scegliere una strategia di flipping, che consiste nell’acquistare un immobile, ristrutturarlo per poi rivenderlo in tempi ridotti e con una congrua e giustificata maggiorazione.

Il settore immobiliare può beneficiare anche del lending crowdfunding immobiliare. Una forma di prestito tra privati che avviene per mezzo di una piattaforma digitale. L’investitore presta del denaro e, al termine oppure nel mezzo della operazione immobiliare, costruzione o restauro, ha diritto alla riscossione del denaro prestato e degli interessi maturati.

Una seconda possibilità è data dal crowdfunding immobiliare, una modalità di investimento che declina per il settore del real estate le caratteristiche tipiche del crowdfunding, come viene spiegato nel paragrafo successivo.
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Investimenti online con l’equity crowdfunding

A differenza delle possibilità di investimento online indicate finora, e tenendo conto del fatto che il forex e la negoziazione in CFD sono a tutti gli effetti forme di speculazione, con l’equity crowdfunding si ha la possibilità di investire, in modo tutto sommato semplice, per contribuire alla crescita di startup oppure piccole e medie imprese ad alto potenziale. Investimenti che possono avvenire online e riguardano realtà non quotate in borsa.

Il Decreto Crescita 2.0 e il Decreto Investment Impact, rispettivamente d.l. n.179 del 18 ottobre 2012 e d.l. n. 3 del 24 gennaio 2015 hanno permesso un inquadramento legale a queste forme di investimento.

 

Perché investire grazie all’equity crowdfunding

Bisogna specificare come l’investimento in equity crowdfunding sia un investimento ad alto rischio, un tipo di investimento che richiede quindi le precauzioni indicate in apertura: principalmente un business plan dettagliato, con obiettivi chiari e raggiungibili, e un orizzonte temporale sufficientemente lungo da assorbire l’urto della volatilità.

Al netto di queste due variabili, l’investimento con l’equity crowdfunding si rivela vantaggioso per diversi aspetti:

  • capitale di rischio ridotto: perché per un investitore, specie alle prime armi, è possibile operare degli investimenti anche con somme realmente basse. Si può partire con 50 o 100 euro. Allo stesso tempo, l’equity crowdfunding è una opportunità anche per chi vuole investire somme più importanti, come per esempio 10000 euro
  • mercato in crescita: solo nel 2016 le campagne italiane di equity crowdfunding hanno permesso la raccolta di circa 4,4 milioni di euro
  • diversificazione del portafoglio di investimento: l’equity crowdfunding rappresenta infatti un ottimo strumento, in mano al piccolo investitore, per diversificare i propri investimenti
  • possibilità di partecipare agli utili e di avere un ruolo attivo sul piano dell’amministrazione.

 

Ulteriori vantaggi dell’equity crowdfunding, e degli investimenti in startup

Ci sono tuttavia ulteriori vantaggi connessi all’equity crowdfunding e alle piattaforme dedicate a questo tipo di investimento:

  • si ha una gestione semplificata, che permette autonomia nella partecipazione ad una campagna:
  • chi partecipa all’investimento vede la totale assenza di costi fissi
  • è possibile per l’investitore la partecipazione a più campagne che le migliori piattaforme mettono a disposizione, così da diversificare, come si accennava, i propri investimenti.

 

Quali settori del mercato sono interessati dall’equity crowdfunding?

L’equity crowdfunding non viene applicato solo nel settore immobiliare, come è stato indicato nei paragrafi precedenti. Questa modalità di investimento, tipica del settore digitale, dimostra una versatilità che le permette di essere applicata in diversi settori del mercato:

    • la sharing economy, un modello circolare di economia basato sulla condivisione piuttosto che sul possesso, come dimostrano imprese quali Airbnb, ad esempio, oppure Uber
    • le PMI e le startup, realtà che cercano di affermarsi in termini innovativi senza passare necessariamente dai mercati azionari, per trovare capitale
    • la fintech, ovvero la tecnologia applicata alla finanza, che determina la nascita di nuovi prodotti e modelli di business e servizi, come l’Intelligenza Artificiale, l’automazione robotica, l’open banking
    • l’IT, ovvero il settore della tecnologia dell’informazione, che si specifica nella innovazione di hardware, software e nella comunicazione digitale
    • il food & beverage, attraverso investimenti che possono interessare la food tech, la food delivery o i piatti pronti
    • il turismo green, sia per quanto riguarda il business travel sia per il turismo legato allo sport, al divertimento e alla cultura. Fino al turismo lento, legato al rispetto e all’incontro con l’ambiente e le esigenze del territorio.

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