Iniziare a investire nel 2025? Si può fare, con la strategia giusta e la consapevolezza dei potenziali rischi. E’ importante anche considerare le nuove frontiere offerte dal fintech come il crowdfunding
La giusta strategia per le proprie idee di investimento nel 2025
Secondo un’analisi condotta a fine 2024, in Italia ci sono circa 15 milioni di investitori. Si tratta di investitori maggiorenni, che permettono all’Italia di essere il quarto Paese europeo per numero di investitori. L’indagine rivela come il principale ostacolo che si frappone tra privato e un qualsiasi asset è la percezione di avere poco denaro a disposizione per poter investire in modo fruttuoso. Un secondo ostacolo è dato dal sentire di non avere una adeguata conoscenza di asset e mercati.
Prima di decidersi di investire, quindi, occorre avere a disposizione non solo capitale, ma anche idee e, soprattutto, conoscenza delle dinamiche di mercati e strumenti con cui investire.
Cosa sapere per mettere a frutto idee di investimento
Quando si prende in considerazione una qualsiasi investimento, è fondamentale valutare tre variabili chiave: profilo di rischio, orizzonte temporale e capitale di rischio a disposizione. Questi fattori determinano quale strategia adottare per massimizzare i rendimenti minimizzando l’esposizione a perdite indesiderate:
- profilo di rischio: si riferisce alla propensione di un investitore a tollerare le fluttuazioni del mercato. Chi ha una bassa tolleranza al rischio preferirà strumenti sicuri come titoli di Stato o conti deposito, mentre chi accetta un rischio maggiore potrà puntare su azioni, criptovalute o investimenti alternativi
- orizzonte temporale indica il periodo per cui si è disposti a mantenere l’investimento prima di liquidarlo. Gli investimenti a breve termine (1-3 anni) richiedono strumenti più liquidi e stabili, mentre quelli a lungo termine (oltre 10 anni) permettono di assumere maggiori rischi in vista di rendimenti potenzialmente più elevati
- capitale di rischio a disposizione rappresenta la somma che un investitore può permettersi di perdere senza compromettere il proprio tenore di vita. In questa ottica, occorre sempre diversificare gli investimenti e non esporsi oltre le proprie possibilità finanziarie, che siano piccole somme o 100000 euro.
Investire in un conto deposito nel 2025
Il conto deposito è una forma di investimento a basso rischio che permette di ottenere rendimenti superiori rispetto ai tradizionali conti correnti. Le banche offrono conti deposito vincolati e non vincolati. Quelli vincolati richiedono di lasciare il capitale depositato per un periodo stabilito, mentre quelli non vincolati permettono di prelevare il denaro in qualsiasi momento, ma con un rendimento inferiore.
Attualmente, i migliori conti deposito in Italia, come quelli offerti da Banca Mediolanum, illimity Bank e Banca Progetto, offrono tassi di interesse che variano tra il 2% e il 4% annuo, a seconda della durata del vincolo. Per esempio, un deposito di 10.000€ per 12 mesi al 3% può generare un guadagno lordo di 300€. Tuttavia, bisogna considerare la tassazione del 26% sugli interessi e l’imposta di bollo dello 0,2% annuo sul capitale.
I conti deposito sono sicuri perché tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) fino a 100.000€ per depositante per banca. Sono quindi ideali per chi cerca un investimento senza rischi e con liquidità garantita.
Investire in fondi nel 2025
Tra le opzioni disponibili nel 2025, una prima possibilità è data dai fondi di investimento. Vediamo le ragioni per cui investire in fondi potrebbe essere una mossa sagace.
I fondi di investimento sono gestiti da team di professionisti finanziari esperti che conducono analisi approfondite del mercato per prendere decisioni informate. Gli investitori che potrebbero non avere il tempo o le competenze per seguire costantemente i mercati possono beneficiare della competenza di gestori di fondi dedicati, aumentando le probabilità di rendimenti positivi.
Gli investitori in fondi godono di una notevole flessibilità. Possono acquistare o vendere quote di fondi in base alle proprie esigenze, offrendo liquidità immediata. Questa caratteristica è particolarmente importante in un contesto economico mutevole, in cui la prontezza nell’adattarsi alle condizioni del mercato è fondamentale.
I fondi di investimento sono disponibili in varie forme, tra cui azionari, obbligazionari, misti e settoriali. Questa varietà consente agli investitori di adattare i propri portafogli alle condizioni di mercato e alle proprie aspettative economiche. Ad esempio, in periodi di incertezza, possono optare per fondi più difensivi, mentre in fasi di crescita economica, possono preferire fondi più orientati al rischio.
Investire in Buoni Fruttiferi Postali
I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) rappresentano una seconda scelta relativamente sicura. Si tratta, per prima cosa, di strumenti di investimento garantiti dallo Stato italiano e distribuiti da Poste Italiane, e rappresentano una scelta indovinata per chi desidera sicurezza e rendimenti prevedibili.
Esistono diverse tipologie di buoni. Per fare alcuni esempi:
- Buoni Ordinari, con una durata fino a 20 anni e interessi crescenti nel tempo.
- Buoni 3×2, 3×4, 4×4, con scadenze modulari che permettono il rimborso anticipato.
- Buoni dedicati ai minori, con rendimenti più elevati.
Un BFP 4×4 attuale può offrire un rendimento del 3,5% annuo, mentre i buoni ordinari hanno rendimenti intorno al 2%. Un investimento di 5.000€ per 10 anni potrebbe generare un ritorno netto di circa 1.000-1.200€.
Un vantaggio dei BFP è la tassazione agevolata al 12,5% sugli interessi e l’esenzione dall’imposta di bollo per importi inferiori a 5.000€. Sono perfetti per investitori prudenti che vogliono accumulare capitale in modo sicuro.
Oro. Investire in questo bene rifugio
L’oro è il bene rifugio per definizione, utilizzato per proteggersi dall’inflazione e dalle crisi economiche. Gli investitori italiani possono acquistarlo in due forme:
- oro fisico (lingotti e monete da investimento)
- oro finanziario (ETF su oro, certificati e futures)
Negli ultimi 10 anni, il prezzo dell’oro è cresciuto notevolmente, superando 2.000 dollari l’oncia nel 2023. Chi avesse investito 10.000€ nel 2013, oggi avrebbe oltre 20.000€ di valore.
L’oro fisico non è soggetto a IVA in Italia, ma bisogna considerare i costi di conservazione e acquisto. È ideale per chi cerca protezione contro la svalutazione monetaria e instabilità economica. Le sue quotazioni, insieme a quelle di altre commodities, possono essere monitorate in tempo reale.
Piano di Accumulo del Capitale (PAC)
Il Piano di Accumulo del Capitale (PAC) è un’altra idea ddi investimento che consente di versare periodicamente una somma fissa in strumenti finanziari come fondi comuni o ETF, riducendo il rischio legato alla volatilità del mercato. Questa modalità è particolarmente adatta agli investitori con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, che preferiscono diluire il rischio nel tempo piuttosto che investire una somma ingente in un unico momento.
Se si investono 100€ al mese in un ETF globale con rendimento medio annuo del 7%, si può accumulare un capitale di circa 17.000€ in 10 anni, tenendo in considerazione la capitalizzazione composta degli interessi. Il guadagno netto stimato sarebbe di 5.000-6.000€ rispetto al capitale versato di 12.000€.
Il PAC è una idea di investimento interessante perché permette di automatizzare l’investimento e beneficiare del cosiddetto Dollar Cost Averaging, acquistando più quote quando i prezzi sono bassi e meno quando sono alti. È poi una forma di investimento accessibile anche con importi iniziali ridotti.
Titoli di Stato
Oltre all’oro, anche i titoli di Stato italiani sono considerati sicuri. I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) sono obbligazioni a breve termine emesse dallo Stato con scadenza a 3, 6 o 12 mesi, il cui rendimento è determinato dal valore nominale (o prezzo di vendita) e dal prezzo di emissione (o acquisto ).
Data la loro breve vita, questi titoli sono considerati strumenti liquidi. Per acquistare un BOT è necessario recarsi presso una banca, un ufficio postale o un intermediario finanziario abilitato e disporre di un conto deposito titoli dove depositare e gestire obbligazioni e altri investimenti. I BOT possono essere acquistati al momento dell’emissione oppure sul mercato secondario (in Borsa). Si possono comprare anche online se si dispone di un conto titoli gestibile online presso una banca autorizzata.
I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono invece titoli a medio/lungo termine emessi dallo Stato, rimborsabili con cedola semestrale in un’unica scadenza. Secondo alcuni investitori è molto interessante oggi valutare questi strumenti, soprattutto in termini di rapporto rischio-rendimento nel caso dei titoli a 10 anni.
Investimenti immobiliari
Investire nel settore immobiliare è considerato saggio quando c’è un elevato capitale di partenza. Però questo è un ostacolo per gli investitori comuni, che spesso non hanno a disposizione grandi cifre da investire in un colpo solo. Per questo può essere utile valutare piattaforme di lending crowdfunding immobiliari, come Trusters, che consentono di investire in progetti Real Estate a partire da chip moderati, sui 250/500 euro.
Investire oggi nel settore immobiliare è quindi un’opzione aperta anche ai piccoli investitori che preferiscono il mattone alla volatilità dei mercati azionari. Per scegliere su cosa investire è sufficiente valutare i progetti presenti in homepage e poi procedere all’investimento vero e proprio in pochi click.
In ogni caso, è bene ricordare che il settore immobiliare è un mercato completamente asimmetrico e complesso. Questo può essere un investimento redditizio se si trova l’opportunità giusta. Pertanto, è necessario considerare il rapporto rischio/opportunità, valutando il profilo di rischio personale, e anticipare le tendenze del mercato.
Un vantaggio del crowdfunding immobiliare è quello di evitare molti costi aggiuntivi, come i costi di manutenzione e le tasse sulla proprietà, grazie all’investimento in un’operazione immobiliare anziché acquistare e gestire la proprietà Real Estate
Cosa fare per investire in azioni
Le azioni non sono i grandi investimenti più sicuri, ma chi vuole investire in questi strumenti finanziari solitamente è disposto ad accettare i rischi connaturati alle Borse. Il consiglio è quello di non “scommettere” su un unico titolo. È meglio comprare azioni di 10 società invece di una o due, perché il rischio diminuisce con la diversificazione.
In generale, è consigliabile riservare una parte centrale del portafoglio ai titoli cosiddetti value. Ovvero le azioni di valore: titoli di società reali che offrono agli investitori una certa solidità aziendale. In questa particolare fase storica, può essere saggio considerare i titoli delle aziende del settore sanitario, delle infrastrutture e del settore energetico.
Le azioni privilegiate sono una specifica classe di azioni che conferisce privilegi economici o politici al titolare rispetto alle azioni ordinarie. I titolari hanno diritto a dividendi più elevati e hanno la precedenza sui soci ordinari in caso di liquidazione del capitale per scioglimento o fallimento della società.
Le azioni privilegiate si apprezzano più delle obbligazioni nel tempo, ma comportano perdite elevate più quando il mercato scende. Alcuni investitori invece preferiscono puntare su azioni considerate stabili, ma che offrono dividendi, al fine di essere ricompensati anche se il titolo non cresce.
Comunque, le azioni non sono considerate investimenti rifugio, perché l’apprezzamento del capitale è un fattore critico in un mercato ribassista. Dall’altro lato, dividendi più elevati forniscono una maggiore protezione del reddito.
In conclusione, non esistono investimenti completamente privi di rischio. Anche gli investimenti considerati più sicuri possono comportare delle perdite. Tuttavia, investendo seguendo una strategia precisa aiuta a minimizzare i rischi e aumentare i potenziali guadagni.
Investire in immobili nel 2025
Nel 2025, gli investimenti immobiliari promettenti riguarderanno principalmente gli immobili green e tecnologicamente avanzati, concentrati su sostenibilità energetica e digitalizzazione, grazie anche alle indicazioni presenti nella Direttiva Europea Case Green.
Con l’aumento della consapevolezza ambientale, gli edifici a basso consumo energetico e quelli equipaggiati con tecnologie per la produzione di energia rinnovabile saranno particolarmente richiesti. Gli investimenti in immobili residenziali in aree urbane con servizi all’avanguardia, attraverso la domotica, e una forte connessione con spazi verdi pubblici dovrebbero offrire buone opportunità, vista la crescente richiesta di abitazioni che combinano comfort e sostenibilità. Inoltre, il settore degli uffici si sta trasformando, privilegiando spazi flessibili e adattabili che favoriscono il lavoro ibrido.
Investire in ETF
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono strumenti finanziari particolari: replicano un indice di mercato e vengono negoziati in borsa come le azioni. Sono molto popolari tra gli investitori per i costi contenuti, la diversificazione e la flessibilità.
Uno degli ETF più seguiti è il MSCI World, che include le maggiori aziende globali, e l’S&P 500, che raggruppa le 500 principali società statunitensi. Storicamente questi ETF hanno offerto rendimenti tra il 7% e il 10% annuo. Tra i settori emergenti, tecnologia e energia rinnovabile continuano a dominare, offrendo grandi opportunità di crescita a lungo termine.
Tipo di Investimento | Descrizione |
---|---|
iShares Global Clean Energy ETF (ICLN) | Questo ETF punta sulle aziende leader nel settore delle energie rinnovabili, come solare e eolico, che continuano a beneficiare di una crescente attenzione verso la sostenibilità. |
Vanguard S&P 500 ETF (VOO) | Per chi cerca stabilità, un ETF che replica l’andamento dell’indice S&P 500 è sempre una scelta valida, grazie alla diversificazione offerta dalle 500 maggiori aziende statunitensi. |
Invesco QQQ Trust (QQQ) | Focalizzato sul settore tecnologico, include titoli come Apple, Microsoft e Amazon, rendendolo ideale per chi vuole capitalizzare sull’innovazione digitale. |
iShares MSCI Emerging Markets ETF (EEM) | Per chi vuole diversificare geograficamente, questo ETF offre esposizione ai mercati emergenti, come Cina, India e Brasile, che mostrano buone prospettive di crescita. |
Equity crowdfunding nel 2025
Visto il panorama finanziario in continua evoluzione, nel 2025 l’equity crowdfunding potrebbe emergere come una delle opzioni più promettenti per gli investitori alla ricerca di opportunità di crescita.
Gli investitori sono sempre alla ricerca di modi per diversificare il proprio portafoglio al fine di ridurre il rischio complessivo. L’equity crowdfunding offre una vasta gamma di opportunità di investimento, consentendo agli investitori di partecipare a progetti in settori diversi. Questa diversificazione può aiutare a mitigare i rischi associati a specifici settori o aziende, contribuendo a mantenere un portafoglio più robusto e resistente alle fluttuazioni di mercato.
L’equity crowdfunding offre anche il potenziale per rendimenti elevati. Le start-up e le aziende emergenti che si rivolgono al crowdfunding spesso presentano progetti con un alto potenziale di crescita. Gli investitori che entrano a far parte di queste iniziative nelle prime fasi potrebbero beneficiare di significativi rendimenti nel lungo termine, poiché le aziende crescono e si sviluppano.
Scegliere le azioni come idea di investimento
Investire in azioni significa acquistare quote di una società quotata in borsa, diventando proprietari di una parte dell’azienda e partecipando ai suoi successi (o fallimenti).
Il mercato azionario italiano include titoli di società importanti come Ferrari, Intesa Sanpaolo e STM, che hanno dimostrato una forte crescita nel tempo. Chi avesse acquistato azioni Ferrari nel 2015, avrebbe triplicato il proprio capitale, considerando l’apprezzamento del titolo e i dividendi distribuiti.
I principali vantaggi delle azioni sono:
- Alto potenziale di rendimento (oltre il 10% annuo per i migliori titoli)
- Possibilità di ricevere dividendi, ovvero pagamenti periodici ai soci
- Liquidità elevata, poiché le azioni possono essere vendute rapidamente
Investire in azioni comporta rischi importanti: i mercati possono essere volatili e un calo del valore delle azioni può comportare perdite. Bisogna quindi diversificare il portafoglio e investire solo una quota del proprio capitale per evitare esposizioni eccessive a singoli titoli.
Puntare su Bitcoin e criptovalute
Le criptovalute sono asset digitali basati su tecnologia blockchain, che permette transazioni sicure e decentralizzate. Tra le più famose ci sono Bitcoin (BTC) e Ethereum (ETH), che hanno attirato l’attenzione degli investitori, in questi anni, per via di una crescita a dir poco esponenziale.
Bitcoin, ad esempio, è passato da 3.000€ nel 2018 a oltre 50.000€ nel 2024, offrendo rendimenti elevati a chi ha investito nel lungo termine. Un investimento di 1.000€ in Bitcoin nel 2013 oggi avrebbe un valore di diversi milioni di euro. Tuttavia, il mercato delle criptovalute è altamente volatile, con oscillazioni anche del 20-30% in pochi giorni.
Le criptovalute si distinguono per:
- decentralizzazione, perché non dipendono da banche o governi centrali
- alta volatilità, visto che possono determinare guadagni elevati, ma anche forti perdite
- nuove opportunità, come la DeFi (finanza decentralizzata) e gli NFT
La tassazione in Italia prevede un’aliquota del 26% sui guadagni superiori ai 2.000€ annui. Gli investitori devono adottare un approccio prudente e diversificare, allocando una piccola percentuale del portafoglio alle criptovalute per non esporsi a rischi eccessivi.
Il crowdfunding. Idea di investimento alternativa
Il crowdfunding è un metodo di finanziamento collettivo che permette di sostenere progetti imprenditoriali, startup o iniziative immobiliari tramite piattaforme online come appunto Crowdfundme.
Tipologie di crowdfunding sono:
- equity crowdfunding: gli investitori ricevono quote di una startup e partecipano ai profitti futuri.
- lending crowdfunding: si presta denaro alle imprese ottenendo un rendimento sugli interessi.
- crowdfunding immobiliare: si finanziano progetti edilizi con possibilità di ottenere rendimenti stabili.
Questo tipo di investimento offre rendimenti potenzialmente elevati, tra il 5% e il 15% annuo, ma presenta anche rischi significativi. Infatti, molte startup falliscono nei primi anni di attività, rendendo incerto il ritorno sull’investimento.
L’investimento in progetti di crowdfunding può comportare il rischio di perdita del capitale investito. Per ogni informazione, consulta la sezione Termini e Condizioni sul nostro sito.