Come fare soldi nel 2025

Le possibilità di fare soldi sono ormai molte, soprattutto in avvio del 2025. Guadagnare, non solo online, può essere un obiettivo da raggiungere attraverso diversi strumenti: dalla vendita di oggetti ai lavori part time, passando per gli investimenti e le competenze digitali. Fino a provare la strada dei microinvestimenti.

 

Come fare soldi nel 2025?

È possibile guadagnare soldi, nel 2025, sia online che offline? La risposta è sicuramente affermativa. Sono tuttavia necessarie alcune specificazioni e alcuni accorgimenti, soprattutto per non cadere nella trappola di facili, e fuorvianti, illusioni.

Bisogna innanzitutto tenere in considerazione che per arrivare al guadagno, è necessario investire. Se non si hanno soldi a disposizione, si deve investire tempo in studio e formazione. Ogni guadagno, inoltre, non solo l’acquisizione di competenze, ma anche la messa a punto di una strategia d’azione che preveda precisi obiettivi e la strategia d’azione deve tenere conto di una variabile imprescindibile, ovvero il fattore temporale.

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Come fare soldi nel 2025 partendo da zero?

Una delle strategie per iniziare a fare soldi, nel 2025, senza disporre di un budget, è utilizzare piattaforme come InfoJobs, Indeed, LinkedIn Jobs, e Jooble, che collegano candidati e datori di lavoro in modo rapido e accessibile.

Si può iniziare passando in rassegna le proprie esperienze lavorative e le competenze acquisite, sia specifiche sia trasversali, le cosiddette soft skill. Anche se si parte da zero, è utile individuare attività precedenti, corsi frequentati o progetti personali che possano dimostrare abilità spendibili sul mercato del lavoro. Ad esempio, capacità organizzative, uso di software base come Word o Excel, o software più avanzati di IA come ChatGPT.

Quindi, si crea un profilo dettagliato sui siti di ricerca lavoro, inserendo esperienze, competenze, e una lettera di presentazione che sia personalizzata per ogni offerta di lavoro. InfoJobs e Indeed permettono di cercare opportunità specifiche per competenze base, come lavori amministrativi, customer service o logistica. LinkedIn Jobs offre un ulteriore vantaggio grazie al networking: interagire con recruiter o professionisti del settore aumenta le possibilità di essere notati.

Possono essere prese in considerazione anche piattaforme specializzate, come Fiverr o Upwork, se si è interessati alla libera professione o a lavori a progetto. Anche competenze come scrittura, traduzione o gestione di social media, o la conoscenza di software di grafica come Canva, possono aiutare ad avere guadagni iniziali senza alcun investimento di denaro.

 

Come fare soldi da casa?

I modi con i quali fare soldi nel 2025 sono tanti, e si scoprirà come corrisponderanno in molte circostanze al lavorare e guadagnare online. È infatti possibile che una attività non remunerativa, una passione portata avanti durante il tempo libero, come la scrittura, la gestione di una pagina Facebook o la vendita di oggetti di seconda mano, diventi una vera e propria professione.

Cerchiamo allora di fare ordine tra le possibilità di guadagnare soldi:

  • usare app per guadagnare soldi
  • aprire un negozio online
  • specializzarsi nell’affiliate marketing
  • specializzarsi nel dropshipping
  • monetizzare un blog o un sito
  • realizzare siti web
  • diventare un SMM
  • occuparsi di influencer marketing
  • diventare un consulente
  • vendere corsi online
  • creare un canale YouTube
  • diventare copywriter
  • diventare programmatore
  • investire nel settore immobiliare
  • investire nel mercato finanziario
  • fare microinvestimenti
  • fare i soldi con il crowdfunding.

 

App per guadagnare soldi

Esistono diverse app che permettono di guadagnare soldi senza necessità di un capitale iniziale, rendendole ideali per chi vuole iniziare a generare un reddito extra in modo semplice e accessibile.

Una categoria popolare è quella delle app per micro-task, come Amazon Mechanical Turk o Clickworker, che pagano per completare piccoli compiti, come trascrivere testi, etichettare immagini o rispondere a sondaggi. Queste app richiedono solo un dispositivo connesso a internet e un po’ di tempo libero.

Le app di vendita online rappresentano un’altra opzione. Con piattaforme come Vinted, Depop o eBay, è possibile vendere oggetti inutilizzati, abiti o prodotti fatti a mano, trasformando ciò che si ha già in una fonte di guadagno.

Da indicare anche le app di cashback come Satispay o iGraal, con cui guadagnare piccoli importi su acquisti effettuati presso negozi partner. Anche se non sono un guadagno diretto, permettono di risparmiare.

 

Aprire un negozio online

Negli ultimi due anni le vendite online hanno superato il picco dei 32 miliardi di fatturato, un dato che risulta destinato a crescere. A trainare le vendite sono i prodotti fisici anche se, come sarà approfondito in seguito, è possibile vendere online anche servizi oppure consulenze.

Per avviare una attività di vendita online servono alcuni passaggi obbligati:

  • una ricerca di mercato per comprendere quale prodotto vendere
  • uno studio del target di riferimento, per imbastire una campagna marketing mirata
  • un business plan per inquadrare la fattibilità del progetto
  • degli obiettivi a tempo.

Le piattaforme attraverso le quali costruire il proprio negozio digitale possono essere molte: Shopify è certamente la più nota, ma sul mercato sono presenti altre soluzioni altrettanto valide come WixBigCommerce o MagentoPrestashop per indicare altri nomi di valore.

La scelta del prodotto, o dei servizi, risulta poi discriminante per il potenziale successo di un’attività di e-commerce. E quali sono le categorie di prodotti che rendono maggiormente online? In ordine decrescente: l’abbigliamento, grazie alla vendita di capi nuovi o di abiti e accessori di seconda mano. Seguono accessori per la casa e mobili, infine c’è elettronica di consumo, quindi smartphone, tablet, accessori bluetooth, computer portatili.

 

Guadagnare attraverso l’affiliate marketing

Il marketing di affiliazione rientra nella categoria di guadagno online ottenibile con la vendita di prodotti o di servizi. Si tratta, nello specifico, della possibilità di monetizzare la propria community e si svolge grazie a questi tre attori:

  • una azienda proprietaria, che prende il nome di advertiser, che ha necessità di vendere servizi o prodotti
  • un affiliato, o promotore, che si occupa di fare marketing per l’azienda con la quale ha siglato un programma di affiliazione
  • una community, ovvero un insieme di utenti che l’affiliato ha radunato attorno a sé su una pagina Facebook, un blog dedicato, un account Instagram.

Quando l’utente si decide per l’acquisto, l’advertiser sarà a conoscenza di questa decisione perché l’acquisto avviene, ogni volta, attraverso un link tracciato. Bisogna prestare attenzione alla scelta del programma di affiliazione, perché la percentuale che va al promotore varia da programma a programma. Tra i migliori programmi di affiliazione si possono indicare quelli offerti da Amazon, ad esempio, da Ebay o da Fiverr.

 

Fare soldi con con il dropshipping

Il dropshipping è un tipo di vendita online, per mezzo della quale è possibile creare una fonte passiva di guadagno, sempre tenendo conto che anche il cosiddetto passive income richiede una minima forma di gestione.

In poche parole, il dropshipping rappresenta un modello di business che permette la vendita di prodotti online senza la necessità di averli fisicamente. All’acquisto di un prodotto, da parte di un utente, segue l’inoltro dell’ordine direttamente al fornitore. Nel dropshipping è infatti il fornitore a occuparsi di stoccaggio della merce, spedizione consegna del prodotto.

Questa modalità di vendita online presenta evidenti vantaggi: la merce non viene pagata in anticipo, si elima del tutto la questione delle eventuali rimanenze nel magazzino e, in definitiva, il magazzino stesso non è più richiesto per chi vende, e in questo modo si abbattono molti oneri.

In questo modo il dropshipper, ovvero chi si occupa della vendita dei prodotti di un dato fornitore, potrà concentrare le proprie energie e competenze nello sviluppo di una strategia di marketing per la promozione dei prodotti. I margini di guadagno possono comunque variare enormemente.

Le nicchie con potenzialità più interessanti nel dropshipping sono:

  • la cura e la salute della persona
  • l’abbigliamento e gli accessori
  • gli alimenti e tutto ciò che riguarda la cucina
  • la casa e l’arredamento, insieme al bricolage
  • gli accessori per cellulari e per fotocamere.

 

Fare soldi con un blog o un sito

Esistono diverse strategie per monetizzare un sito web. Una scelta comune è l’iscrizione a Google AdSense, che permette di guadagnare attraverso la visualizzazione di annunci pubblicitari. La creazione di un negozio online rappresenta un’altra possibilità, consentendo la vendita diretta di prodotti o servizi. Partecipare a programmi di affiliazione è un terzo modo efficace per ottenere commissioni promuovendo prodotti di terzi.

Inoltre, la vendita di corsi online può determinare guadagno grazie alla vendita di contenuti formativi. Un sito può essere un investimento a basso costo, e la diversificazione delle fonti di guadagno aumenta la sostenibilità finanziaria nel lungo termine.

 

Guadagnare realizzando siti web

Per guadagnare soldi realizzando siti web non è strettamente necessario sviluppare competenze in linguaggi di programmazione, importa inizialmente acquisire skill nei principali CMS, Content Management System, ovvero i software che permettono di costruire siti: WordPress, Joomla!, Drupal o Magento, se ci si vuole specializzare i siti per e-commerce.

Altra skill richiesta: sapere utilizzare software di grafica; non solo la suite Adobe, ma anche programmi in open source molto validi, come ad esempio GIMP.

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Fare soldi come social media manager

Che lavori in un contesto di libera professione o come dipendente, il social media manager rappresenta una possibilità più che valida per fare soldi online, anche in questo caso. Ma qual è l’obiettivo principale che le skill di un social media manager dovrebbero contribuire a raggiungere? Aumentare il numero dei lead, i contatti qualificati, per generare maggior profitto.

Al fine di ottenere questo obiettivo, un social media manager deve svolgere diverse mansioni:

  • creare i profili social dell’azienda, o del professionista, dopo avere scelto i canali in target
  • stendere una strategia di comunicazione che preveda un piano editoriale, per il dettaglio dei contenuti
  • occuparsi della content creation, testuale e visual, avendo competenze di content e copy writing, come sarà approfondito
  • occuparsi delle diverse campagne di advertising per i diversi social, al fine di generare lead
  • fare community management, quindi rispondere ai contenuti, alle domande e ai messaggi degli utenti
  • occuparsi di stilare report analisi statistiche per studiare l’andamento del suo lavoro, l’interazione con gli utenti e il fatturato eventualmente generato dal suo lavoro.

 

Fare soldi con l’influencer marketing

L’influencer marketing rappresenta una delle molteplici opportunità di guadagno online. Questa strategia si basa sulla capacità degli influencer di indirizzare le decisioni d’acquisto e i processi decisionali degli utenti. Gli influencer fungono da testimonial per aumentare la brand awareness, paragonabile al passaparola tradizionale, ma sviluppato nel contesto digitale.

Per occuparsi di influencer marketing, è fondamentale sviluppare competenze per diventare punti di riferimento per la nicchia di mercato o il prodotto, o ancora il servizio, di cui ci si vuole occupare.

 

Diventare un social media manager

Il social media manager rappresenta una possibilità più che valida per fare soldi online, anche in questo caso. Ma qual è l’obiettivo principale che le skill di un social media manager dovrebbero contribuire a raggiungere? Aumentare il numero dei lead, i contatti qualificati, per generare maggior profitto.

Al fine di ottenere questo obiettivo, un social media manager deve svolgere diverse mansioni:

  • creare i profili social dell’azienda, o del professionista, dopo avere scelto i canali in target
  • stendere una strategia di comunicazione che preveda un piano editoriale, per il dettaglio dei contenuti
  • occuparsi della content creation, testuale e visual, avendo competenze di content e copy writing, come sarà approfondito
  • occuparsi delle diverse campagne di advertising per i diversi social, al fine di generare lead
  • fare community management, quindi rispondere ai contenuti, alle domande e ai messaggi degli utenti
  • occuparsi di stilare report analisi statistiche per studiare l’andamento del suo lavoro, l’interazione con gli utenti e il fatturato eventualmente generato dal suo lavoro.

 

Il percorso della consulenza online

Chiunque abbia maturato, nel corso della propria carriera lavorativa, competenze, formazione continua e risultati ha in linea teorica la possibilità di diventare consulente online. Va subito specificato che quella più remunerativa è la consulenza aziendale, perché sempre più aziende si stanno rivolgendo a consulenti e professionisti esterni per raggiungere i propri obiettivi.

Ci sono poi ulteriori nicchie che stanno assorbendo l’offerta di consulenti online:

  • il settore della finanza
  • il mondo del lavoro, o dell’impiego
  • il turismo
  • la consulenza d’immagine
  • il personal branding, sempre in un contesto digitale.

Anche in questa possibilità di guadagno, un po’ come accade per l’e-commerce, servono dei momenti ben definiti per raggiungere l’obiettivo di un guadagno importante. Bisogna infatti:

  • definire il proprio target, studiandone i bisogni e il comportamento nella ricerca online
  • stabilire una strategia di comunicazione, anche multichannel, per presidiare i luoghi digitali in cui si trova il target
  • avere un budget per eventuali corsi di formazione e per l’advertising
  • aprire Partita IVA e iscriversi all’Albo dei Consulenti, alla Camera di Commercio
  • stabilire infine prezzi e le modalità di pagamento online.

I luoghi digitali più adatti, si specifica, passano necessariamente per un sito web che racconti e spieghi i servizi di consulenza, riporti i pareri dei clienti e contenga, possibilmente, un blog per il posizionamento sui motori di ricerca e per trasformare gli utenti che visitano il sito in lead e clienti.

 

Vendere corsi online

Le ultime stime parlano di una crescita del mercato mondiale dell’e-learning che toccherà circa quota 1 trilione di dollari entro il 2028. Una stima incredibilmente alta, se si pensa che nel 2019 il comparto globale dell’e-learning aveva determinato 200 miliardi di dollari.

Si danno tre possibilità per la realizzazione e la vendita di corsi online:

  • l’adozione di un sito web in cui i potenziali clienti possano intanto trovare i cosiddetti MOOC, Massive Open Online Course. Corsi gratuiti, disponibili in caso con sottotitoli in più lingue
  • la scelta di una piattaforma LMS, acronimo di learning management system, per la vendita effettiva del o dei propri corsi
  • la scelta di servizi come Teachable, che permettono di integrare e fruire nel sito web, privato, i corsi stessi.

I corsi nella maggior parte dei casi sono registrati, e la loro vendita rappresenta una ulteriore possibilità di rendita passiva che, per durare nel tempo, richiede una costante attività di marketing e comunicazione, a supporto della vendita, oltre all’aggiornamento dei contenuti, per non correre il rischio dell’obsolescenza, e una continua produzione di corsi, per diversificare l’offerta formativa per il target.

I corsi online più richiesti sono legati al settore digitale: corsi relativi alla programmazione, come quelli incentrati sul linguaggio Python e sul Machine Learning, sul Web Developing, il Digital Marketing e il Web Writing.

 

Creare un canale YouTube

YouTube, la piattaforma di condivisione video fondata nel 2005 e acquisita da Google, il colosso digitale di Mountain View, l’anno successivo, è uno strumento di monetizzazione di estremo valore. I suoi numeri parlano chiaro: oltre un miliardo di ore di video messi online quotidianamente, e 8 utenti su 10 che affermano di avere un account.

Altre cifre permettono di avere un quadro più chiaro del potenziale che YouTube può esprimere:

  • ogni 1000 visualizzazioni di video è possibile guadagnare mediamente 1,2 euro
  • 1 milione di visualizzazionipuò determinare un guadagno di circa 1000 euro, stando ad una ricerca di Influencer Marketing Hub.

Si tratta, certamente, di cifre di riferimento, poiché nella reale monetizzazione del proprio canale YouTube entrano in gioco altre variabili, come la durata della visualizzazione di un video, il tasso di interazione con il proprio pubblico dato dai like o i dislike, le condivisioni dei video e i commenti.

È possibile fare soldi con il proprio canale dopo essersi iscritti al programma partner di YouTube che, com’è possibile approfondire nell’articolo dedicato, richiede il soddisfacimento di alcuni criteri. Nel concreto, è possibile fare soldi su YouTube:

  • monetizzando attraverso l’inserzione di banner pubblicitari
  • chiedendo l’iscrizione al proprio canale, per accedere a contenuti esclusivi
  • vendendo prodotti brandizzati come articoli da cancelleria, t-shirt, tazze personalizzate
  • vendendo i propri contenuti a terze parti
  • lavorando, grazie all’intermediazione di agenzie, come influencer.

 

Guadagnare scrivendo per il web

Anche se può sembrare un controintuitivo in un’infosfera fortemente caratterizzata da immagini e video, le skill collegate alla produzione di content testuale hanno un mercato di tutto rispetto. È infatti possibile guadagnare, sempre in un contesto digitale, usando la parola e declinandola in diversi contesti, e in intersezione con le precedenti possibilità di guadagno.

Fare soldi attraverso la scrittura per il web, e non solo, vuol dire:

  • sviluppare skill che permettano di diventare un copywriter. Il copywriter ha come missione la stesura di testi che siano in grado di persuadere e convincere l’utente a compiere azioni in linea con gli obiettivi dell’impresa o del freelance
  • una competenza che implica l’uso della scrittura è poi il content writing. Un tipo di scrittura più corposa, consistente, che ha invece come obiettivo quello di educare l’utente e di dare autorità al brand o al professionista
  • scrivere vuol dire produrre manuali, in edizione digitale o cartacea, a corredo del proprio corso online o della propria consulenza. Oppure manuali da vendere, magari attraverso Amazon, come infoprodotti.

Il copywriting e il content writing sono competenze che possono essere applicate anche su altri versanti: per la redazione di contenuti di siti web, per le caption e i post dei social.

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Diventare programmatore

La capacità di sviluppare software attraverso l’uso di linguaggi di programmazione è un altro modo per fare soldi e, si ricorda, permette allo stesso tempo non solo di soddisfare le esigenze e gli obiettivi del cliente, ma può essere utilizzato come fonte di reddito a diversi livelli:

  • per mezzo di un sito web di divulgazione dei linguaggi di programmazione conosciuti e adoperati a lavoro
  • con corsi online da vendere o, in maniera simile, con la vendita di sessioni di coaching per affiancare programmatori alle prime armi
  • creando un canale YouTube per fare divulgazione sull’argomento, anche con formula di iscrizione.

Una breve lista dei linguaggi di programmazione più richiesti può essere d’aiuto per chi scegliere questa strada di guadagno:

  • il linguaggio più richiesto in assoluto è il Python. Siti web quali Netflix, Instagram e Spotify sono realizzati proprio con questo linguaggio
  • segue il linguaggio Java, usato per la creazione di applicazioni Android e per il software necessario al funzionamento dei dispositivi periferici
  • un altro linguaggio di notevole uso è JavaScript, utilizzato per lo sviluppo di giochi per browser, per app e per siti web.

 

Come fare soldi nel settore immobiliare

Esistono diverse vie per fare soldi al di fuori del mondo digitale, senza quindi dover ricorrere a computer e smartphone. Alcune tra queste proposte comportano un modesto investimento iniziale, ma potenzialmente generano profitti consistenti nel tempo.

Investire in proprietà immobiliari è un modo per avere entrate senza attività lavorativa diretta. Acquistare una proprietà per affittarla o avviare un piccolo B&B consente di ottenere un reddito passivo dall’affitto, tenendo conto della gestione delle eventuali manutenzioni.

Sebbene sia richiesto un investimento iniziale sostanziale, soprattutto in zone ad alta domanda, è possibile ottenere una stabilità a lungo termineL’affitto di proprietà immobiliari si configura come un’opportunità d’investimento affidabile e duratura, perché fornisce rendite passive con uno sforzo operativo comunque necessario ma relativamente contenuto.

Anche scegliere il crowdfunding immobiliare può essere una opportunità da non sottovalutare.

 

Fare soldi con il mercato finanziario

Fare soldi non vuol dire soltanto investire per mezzo del digitale, è possibile infatti ricorrere a diversi altri strumenti che possono produrre guadagni. Si tratta del caso dei titoli finanziari. Investire finanziariamente, secondo una accezione stretta di questa espressione, significa innanzitutto saper costruirsi un portafoglio finanziario, che permetta di ridurre il rischio di perdita in un contesto di diversificazione.

E quali sono i principali strumenti finanziari che permettono di fare soldi? Di seguito, un breve elenco che rimanda ai rispettivi approfondimenti:

  • buoni fruttiferi postali sono strumenti che permettono guadagni non alti, in termini assoluti, ma certamente costanti e a difesa del proprio capitale rispetto all’inflazione
  • titoli di Statoche, al contrario di quanto si può ritenere, possono essere una fonte di guadagno, se si scelgono i titoli più rischiosi ma ad alto rendimento
  • il conto deposito, che può essere definito come un accordo mediante il quale la banca fornisce un servizio di custodia per conto del cliente, che deposita una somma presso la banca, la quale si impegna a restituirla alla scadenza o su richiesta del cliente (se libero)
  • fondi di investimento danno invece la possibilità di partecipare, con il proprio capitale di rischio, insieme agli investimenti di altri investitori.

 

Fare soldi nel 2025 con microinvestimenti

Fare soldi con i microinvestimenti è un’opportunità concreta, nel 2025, grazie a strumenti accessibili come crowdfunding, trading online e azioni frazionate. Il crowdfunding permette di finanziare progetti specifici, come startup, immobili o iniziative innovative, tramite piattaforme. Anche con importi minimi di 50, 100 euro, è possibile partecipare a progetti che offrono ritorni sull’investimento (ROI) legati alla crescita o rendimenti fissi, come nel caso del lending crowdfunding.

Il trading online è un’altra opzione per chi vuole accedere ai mercati finanziari globali con capitali ridotti. Attraverso piattaforme come eToro, Degiro o Robinhood, è possibile investire in azioni, ETF e criptovalute. Ci sono possibilità di guadagno sul breve termine, ma va detto che il trading implica rischi elevati e richiede conoscenza dei mercati, oltre a strategie disciplinate, per evitare o attutire le perdite.

Le azioni frazionate, in terza battuta, sono una modalità di acquisto di porzioni di titoli azionari di grandi aziende, per fare due nomi su tutti Tesla o Amazon, rendendo il mercato azionario avvicinabile anche con piccoli importi. Iscrivendosi a broker online, si può iniziare con importi bassi, così da impostare una diversificazione del portafoglio senza disporre di grandi capitali.

 

Come fare soldi con il crowdfunding

Il trading online è poi forse una tra le possibilità più note di fare soldi investendo in azioni, con la specifica che nel caso del trading online, come del resto indica il nome stesso, l’investimento in azioni avviene attraverso una piattaforma digitale.

Tuttavia è possibile fare soldi con investimenti anche importanti, con somme quindi pari a 100.000 euro o 50.000 euro, grazie al crowdfuding, una modalità di investimento nata grazie al connubio tra finanza e tecnologia, appartenente quindi al settore fintech. In italiano, crowdfunding può essere tradotto con l’espressione finanziamento della folla, e risulta particolarmente adatto per startup e PMI altamente innovative non quotate in borsa. Tra le diverse declinazioni del crowdfunding, si segnala l’equity crowdfunding.

Grazie a piattaforme dedicate, proprio come Crowdfundme, si possono passare in rassegna le campagne per la raccolta di finanziamenti, e acquistare quote della impresa, o della startup, diventando di fatto soci, partecipando quindi dei dividendi. Il crowdfunding è una nuova tipologia di investimento che permette di guadagnare impiegando il proprio capitale in diverse nicchie:

  • la nicchia fintech, che nasce dall’incontro, come si accennava, tra tecnologia e finanza
  • il settore turistico, tanto per le locazioni brevi quanto per il turismo sostenibile
  • la green economy, investendo in un contesto di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente e delle sue risorse.

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