Presentiamo un riassunto della conversazione sul nostro gruppo Telegram (è aperto a tutti!) con la quale gli utenti hanno potuto parlare direttamente con il team di Revotree.
Revotree supporta grandi e piccoli agricoltori nell’ottimizzazione dei processi produttivi. Monitora da remoto i terreni in real time, automatizza l’irrigazione e sfrutta l’analisi dell’AI per risparmiare risorse e definire best practice per diffondere un’agricoltura 4.0 sostenibile
D: L’Ask Me Anything di oggi è dedicato a Revotree: risponderà alle nostre domande Cosimo Calciano, CEO della startup innovativa. Cosimo, puoi spiegarci meglio di cosa vi occupate?
R: Buonasera a tutti, sono Cosimo Calciano, CEO di Revotree. Ingegnere elettronico e agricoltore. Revotree è una startup innovativa italiana che ha sviluppato una piattaforma per aiutare i frutticoltori ad aumentare l’efficienza nella gestione dell’irrigazione tramite monitoraggio real time, dati e Intelligenza artificiale.
Gli agricoltori che utilizzano Revotree risparmiano fino al 50% d’acqua, tempo e aumentano la produttività dei loro frutteti, vigneti e uliveti.
Revotree è composto da una componente hardware e una software interamente sviluppata e ingegnerizzata da noi. L’hardware si compone di 3 dispositivi autonomi energeticamente, connessi alla rete e semplici da installare:
- R/Sense: sonda per la lettura dell’umidità del terreno
- R/Station: stazione meteorologica per i parametri ambientali
- R/Valve: controller per l’impianto di irrigazione
La componente software permette la memorizzazione, elaborazione e visualizzazione dei dati letti, tramite una app.
L’agricoltore quindi riceve insight sullo stato del terreno molto facili da comprendere e può trasformarli in azione, controllando l’irrigazione da remoto o addirittura automatizzandola in base ai parametri che vorrà impostare. I vantaggi offerti vanno oltre il monitoraggio e la gestione dell’irrigazione: aumenta anche il potenziale di tracciabilità del prodotto, potendo collegare i dati dei sensori alla produzione finale.
D: E quale è il modello di business di Revotree?
R: Abbiamo scelto un modello di business che si adatta alle abitudini attuali del nostro mercato, con l’obiettivo di conquistarlo il più velocemente possibile e quindi poi cambiarne le abitudini.
In questa fase iniziale vendiamo il nostro prodotto a un prezzo conveniente e con pagamento una tantum, con la condizione che i dati raccolti dai dispositivi installati restano di proprietà di Revotree.
Il nostro obiettivo è infatti quello di diffondere rapidamente la nostra soluzione e poi creare nuove fonti di ricavo monetizzando il patrimonio di dati aggregati.
I dispositivi diventano quindi il nostro strumento fidelizzare il cliente e quindi proporgli diverse soluzioni basate sui dati tramite upselling sulla piattaforma, offrendo servizi digitali sia agli agricoltori stessi che ad altri attori coinvolti nel mondo agrifood come assicurazioni, cooperative, aziende fertilizzanti. I dati saranno fondamentali anche per tutte quelle nuove tecnologie automatizzate nel settore dell’agritech.
D: Ci puoi dare un esempio concreto di come si potrebbero utilizzare questi dati?
R: È emblematico il progetto appena partito con una azienda agricola della provincia di Cremona: lì la maggior parte degli agricoltori non hanno il pozzo privato e quindi prendono l’acqua per irrigare in base a una turnazione.
Proprio a causa di questa rotazione, molto spesso l’agricoltore irriga più del necessario convinto che il terreno riesca a trattenere l’acqua fino al prossimo turno. In realtà parte di quell’acqua viene sprecata perché il terreno raggiunge un punto di saturazione e quindi l’acqua ritorna in falda.
Uno dei nostri obiettivi è quindi quello di collaborare con i consorzi di bonifica e tramite i nostri dati cambiare l’abitudine della turnazione rotativa in una rotazione dinamica in funzione delle reali necessità del terreno.
D: Ci sono già aziende importanti e partner che hanno sposato il vostro progetto?
R: Sì! Abbiamo delle partnership importanti che sono in una fase iniziale ma hanno un potenziale enorme.
Una delle più importanti è un progetto pilota partito lo scorso luglio con il Dipartimento di Agricoltura del Cantone di Ginevra che sta utilizzando la nostra tecnologia su 5 vigneti. Nuove partnership in fase di avviamento vedono sinergie con altre startup nel mondo agrifood come Biorfarm e Perfrutto, con le quali abbiamo avuto un primo contatto.
La nostra soluzione è già stata acquistata e installata da aziende agricole italiane e svizzere, per un totale di 50 ettari.
Abbiamo poi una partnership con un laboratorio di ricerca nel veneto per lo sviluppo di una soluzione per l’automazione dell’irrigazione di giardini che ci offre l’opportunità dell’apertura di una nuova linea di business con accesso ad un mercato B2C.
D: Che canali utilizzate per vendere Revotree?
R: Siamo molto orgogliosi del nostro processo di acquisizione di clienti, che ci piace chiamare B2F: business-to-farmer! E cioè vendere direttamente agli agricoltori tramite il nostro sito o app. Acquisiamo quindi lead utilizzando il marketing digitale.
La nostra piattaforma è dotata di una funzionalità di preventivazione automatica davvero user-friendly: identificando il campo, la coltura e la tipologia di terreno l’agricoltore ottiene un preventivo automatico e quindi può acquistare il nostro sistema in base alle caratteristiche del proprio campo.
E noi in questo modo riusciamo a tracciare, identificare e profilare i nostri clienti in maniera molto più rapida ed economica che non incontrandoli direttamente, l’unico altro modo di ottenere informazioni così dettagliate.
D: Possiamo svelare alcuni dei prossimi clienti che inizieranno a collaborare con voi?
R: Abbiamo avviato il dialogo con cooperative della portata di Orogel Fresco, Apofruit e Rete Hummus che in totale coprono più di 60.000 ettari, con le quali stiamo valutando l’avviamento di progetti pilota su diverse aziende agricole loro soci.
Abbiamo inoltre ricevuto già più di 70 richieste tramite la piattaforma di preventivazione e il sito web.
Nelle prossime due settimane vogliamo proporre e quindi chiudere ulteriori contratti con altre cooperative a cui avremo accesso tramite le fiere dell’EIMA a Bologna e Interpoma a Bolzano.
Per quanto riguarda la validità dell’idea vi condivido i messaggi di un agricoltore e agronomo, che è diventato in seguito nostro advisor, e sta utilizzando la nostra stazione meteorologica in serra.
Chi ha provato il nostro prodotto durante la fase di prototipazione adesso ha richiesto altri dispositivi per espandere il monitoraggio.
D: Avete proprio di recente ottenuto un importante finanziamento dai fondi UE dedicati proprio all’agritech, dimostrazione che anche le politiche pubbliche sono sempre più attente allo sviluppo di questo settore. Inoltre, si tratta di fondi che vengono concessi solo dopo processi di selezione molto rigorosi!
R: Sì, abbiamo ricevuto da parte dell’UE il riconoscimento di Horizon2020 e del bando SME1, che ci dà accesso ad un grant di €50.000, ad una partnership con UE e soprattutto alla possibilità di accedere allo SME2, che offre un grant per progetti di impresa che può arrivare a coprire €2.000.000. Faremo application il prossimo giugno.